Un esperimento degli anni ‘60 ci spiega perché, spesso, ci sentiamo impotenti di fronte alla realtà
Nel 1967, lo psicologo e saggista Martin Seligman avviò degli studi sul concetto di “impotenza appresa”, dimostrando come le persone che sviluppano un senso di impotenza pervasivo e duraturo nel tempo siano accomunate dalla percezione che la causa degli eventi che li rendono impotenti sia poco controllabile o gestibile, e che intaccherà tutte le sfere dell’esistenza. Questa percezione ha effettivamente tutte le caratteristiche comuni al senso di impotenza e frustrazione che stiamo sperimentando oggi, e che ci fa credere di non riuscire mai a cambiare il corso della realtà.