Intrattenimento
“Un uomo da marciapiede”, con Dustin Hoffman, ha svelato il vero volto dell’American Dream
Diretto da John Schlesinger, Un uomo da marciapiede si basa sull’omonimo romanzo di James Leo Herlihy, pubblicato nel 1965, e il tema portante fu composto da John Barry, autore della colonna sonora de La mia Africa e Balla coi lupi, per dirne due. Il film – mostrando in maniera per certi aspetti neorealista la New York di quegli anni, con le sue enormi disparità economiche, i ghetti etnici (in particolare quello italiano), il mondo dell’arte e la controcultura queer e omosessuale, la prostituzione e l’uso di droghe – ha contirbuito a veicolare i sentimenti confluiti nei movimenti per la liberazione sessuale – esplosi negli anni Sessanta e culminati nel 1968 – e rappresenta il primo passo deciso di un’ondata di prodotti cinematrografici impegnati a trattare tematiche “per adulti” e a scardinare i tabù della cultura perbenista americana.
Attualità
Il divieto di aborto non mette in pericolo solo chi deve abortire, ma tutte le donne
I divieti di aborto mettono in pericolo tutte le donne, non soltanto quelle che scelgono di abortire. Inoltre, nei Paesi in cui l’aborto è illegale i medici e i ginecologici sono meno preparati e aggiornati. Molti esperti sono convinti che la prossima mossa degli antiabortisti con posizioni più estreme sarà l’attacco alla contraccezione in ogni sua forma.

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