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“Unrelated” ci mette davanti alle possibili scelte che avremmo potuto prendere e non abbiamo preso
La potenza di “Unrelated”, esordio alla regia del 2007 dell’autrice inglese Johanna Hogg, sta nella ricostruzione della protagonista Anna alla ricerca di una casa, intesa come luogo interiore più che fisico. La sua permanenza in un casale in Toscana, ospite di un’amica d’infanzia che sta trascorrendo le vacanze estive in compagnia della famiglia, diventa la metafora di un’impresa che è faticosa per chiunque tenti di compierla: mettere radici, trovando rispecchiamento non solo in un particolare luogo del mondo, ma soprattutto nelle scelte che per mille diversi motivi ci hanno portato ad abitarlo.
Cultura
Ribellarsi al ruolo della “brava bambina” è salutare, come Pippi Calzelunghe
Sono passati oltre settant’anni da quando Pippi Calzelunghe è stato pubblicato, prima in Svezia poi in Italia, ma è ancora capace di lanciare un messaggio alle bambine di oggi: in un mondo di regole e pressioni che vi giudicherà sempre sbagliate, soprattutto se femmine – per le vostre parole, i vostri vestiti, la vostra postura, il vostro aspetto – siate sempre più come Pippi.
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