Se abbiamo paura di invecchiare, è per i pregiudizi che la società impone alla nostra vita
Gli standard sociali hanno assoggettato le nostre vite a un rigido scadenziario, che le spezza in “obiettivi” – l’ingresso nel mondo del lavoro, il raggiungimento di un titolo di studio, ma anche l’inizio di una relazione stabile – e che tende a farci sentire sempre in ritardo, fuori tempo massimo, con tutta l’angoscia che ne deriva. Questo ha aumentato la nostra paura della vecchiaia, che oggi viviamo come una forma di esclusione trasversale alle generazioni, perché tocca chiunque non si dimostri pronto alla prossima delle deadline che lo riguardano, con il rischio di venire superato, lasciato indietro e poi dimenticato da chi invece riesce ad attenersi alla tabella di marcia.