“Yo soy Giorgia” e anche in Spagna sostengo l’estrema destra xenofoba, antifemminista e nazionalista

Se in passato le frange più estremiste venivano considerate un male trascurabile, in quanto ben distanti dal poter ottenere un riconoscimento elettorale o anche solo un megafono di dimensioni accettabili per poter diffondere i loro messaggi d’odio e violenza, adesso, con colpevole ritardo, ci si accorge dell’aver sottovalutato le potenzialità virali di un sottobosco che ha agglomerato per anni il malcontento di varie parti della società, dirottandolo come sempre accade su territori avversi ai fondamenti della democrazia. Per questo l’endorsement di Meloni a Vox deve essere visto come un campanello d’allarme non soltanto per il nostro Paese – per la pericolosità di certe alleanze tenute insieme dalla forza dell’intolleranza – ma per l’intera politica internazionale, in un periodo in cui alle prevaricazioni a larga scala – come l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia – si accompagnano rivendicazioni estremiste che toccano tutte le sfere politiche, civili e sociali.

10 film da vedere per ricordarti quanto fa schifo il fascismo, se ti ha colto un’amnesia transitoria

Il Novecento, oltre che il secolo in cui l’Europa è stata sovrastata dalle peggiori dittature, è stato anche il periodo storico per eccellenza del cinema: per la prima volta, a testimonianza di ciò che succedeva, è arrivata l’immagine in movimento. Il cinema. Se la parola scritta e le infinite testimonianze orali di quel ventennio oscuro che fu il fascismo non sono sufficienti, registi, sceneggiatori e attori tra i migliori che abbiamo mai avuto hanno raccontato tutte le sfaccettature della dittatura di Benito Mussolini.

Perché leggere “L’orologio” di Levi risolve i nostri dubbi su chi votare alle elezioni imminenti

Tra i “romanzi politici” che hanno segnato la storia della nostra letteratura vi è L’orologio di Carlo Levi, pubblicato nel 1950. Lo sguardo antropologico di Carlo Levi risulta ancora oggi stimolante e carico di senso mentre il Paese si prepara ad affrontare le elezioni politiche che per la prima volta saranno in autunno, un mese prima del centenario della marcia su Roma.

Abbiamo letto le proposte per la crisi climatica dei vari partiti: siamo messi malissimo

Nonostante la crisi climatica e i suoi effetti siano al centro del dibattito pubblico, in gran parte dei programmi elettorali dei candidati per le prossime elezioni di settembre mancano proposte coraggiose e soprattutto fattibili che possano realmente proteggerci e contrastare il cambiamento climatico, le cui conseguenze, di questo passo, si prospettano sempre più drammatiche.

Evitiamo il conflitto con gli altri perché ci sembra un abuso, ma ne perdiamo la forza trasformativa

In uno studio pubblicato nel 2021, è emerso che sempre più persone evitano di discutere su internet, sebbene l’impressione sia quella di vivere in una società sempre più belligerante, dove le occasioni di conflitto si sono moltiplicate, spesso gli scontri vengono repressi ancora prima di cominciare. Il paradosso del conflitto sta nel fatto che vogliamo evitare qualcosa di ineluttabile e, facendolo, ci priviamo della sua capacità trasformativa. Infatti, perché il conflitto sia una forza positiva, la priorità è quella di evitare l’escalation e cercare di comprendere la reazione dell’altro.

In un mondo che progredisce grazie alla matematica, in Italia continuiamo a snobbarla. Sbagliamo.

La matematica è una delle materie più prestigiose e riconosciute, eppure, in Italia – pur essendo il Paese di alcuni grandi matematici, fisici e scienziati – viene snobbata o tenuta a debita distanza. L’ansia da matematica è un problema globale, anche contagioso, che per essere arginato ha bisogno di un nuovo approccio non solo al suo studio, ma soprattutto al suo insegnamento.

Tiziano Ferro può permettersi di scappare dall’Italia, tutti gli altri genitori LGBTQ+ no

La decisione di Tiziano Ferro di non fare il passaporto italiano per i figli, perché il documento non riconosce la paternità del marito, è l’esito di una politica, quella italiana, omofoba e ostile alle famiglie arcobaleno. La stessa che, paventando una fantomatica “ideologia gender”, in nome del benessere dei bambini non fa altro che rendere la vita di tutti gli appartenenti alla comunità LGBTQ+ italiana sempre più difficile, relegandoli a cittadini di serie B.

L’epoca della comunicazione continua ci ha tolto la voglia, il tempo e l’energia per parlare tra noi

L’uso forsennato che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni della parola scritta sui social, usandola come se fosse parola detta, sembra averci a dir poco prosciugati. Questo fenomeno, nell’ultimo anno sembra essersi manifestato in modo sempre più lampante. Se all’inizio sembrava solo un problema di ascolto, ora è chiaro ci siano sempre meno parole da dire e da dirsi. Una sorta di spossatezza collettiva che a lungo andare rischia di farci dimenticare la funzione stessa del linguaggio.

Chi chiede lo stop delle sanzioni alla Russia perché non hanno effetti si sbaglia. Funzionano.

Da Salvini a Di Battista, da Travaglio a Orsini, e in generale la galassia Lega/M5S, sono molti i personaggi che diffondono una narrazione alternativa alla realtà sul rincaro dei costi energetici: se paghiamo bollette più alte, la colpa è delle sanzioni alla Russia. Una narrazione totalmente falsa che nasconde solo gli interessi personali di chi la propaganda.

Per il 2050 le nostre città saranno invivibili, ma per la politica non è una priorità 

Una recente analisi pubblicata dalla NASA ha evidenziato le regioni che nei prossimi 30-50 anni saranno invivibili per effetto della crisi climatica e queste, mano a mano che passano gli anni, si stringono sempre di più anche attorno ai territori italiani. Tra i fattori che rendono invivibile un’area ci è proprio la temperatura, dato che a 35°C misurati con wet bulb – l’indice termico che fa riferimento alla temperatura registrata da un termometro bagnato, le condizioni sono proibitive, permettendo all’essere umano di resistere al massimo sei ore. Eppure, le proposte in merito scarseggiano e sembra che la nostra sopravvivenza non interessi a nessuno.

Essere a favore del liberismo non vuol dire avere a cuore la libertà: è libero solo chi ha soldi

La libertà di mercato non garantisce la libertà personale, anzi giova solo a una parte di popolazione, quella che attraverso il mercato può effettuare le proprie scelte liberamente. Per questo dobbiamo liberarci da questa retorica scorretta portata avanti da economisti e conservatori e riappropriarci del vero significato della parola libertà.

Perché per essere più felice dovresti scoprire la teoria del flusso e metterla in atto

Per stato di flusso s’intende un particolare stato di coscienza in cui si è coinvolti in maniera totalizzante, fondendo aspetti comportamentali, cognitivi ed emotivi insieme, a patto che l’attività soddisfi determinati criteri: deve essere stimolante e richiedere abilità specifiche; da essa si può ottenere un feedback chiaro e immediato. Tipica di artisti all’opera o grandi sportivi può essere in realtà attivata grazie un attivo interesse dell’individuo nei riguardi dell’attività che svolge, divenendo in questo senso un rimedio a mali come la noia e una via di fuga dall’asfissiante ansia contemporanea.

In Italia c’è ancora chi giustifica l’uomo che picchia la propria compagna per gelosia

Donne che hanno relazioni extraconiugali – pur senza sapere nulla della loro vita – o che hanno ambizioni diverse dall’essere madri di famiglia, vengono ancora duramente condannate dall’opinione pubblica. Al contrario per un uomo tutto è concesso, il sintomo che nel nostro Paese la cultura machista e patriarcale è ancora fin troppo radicata, portandoci a colpevolizzare sempre e comunque le donne vittime di violenza.

Il “blocco navale” propagandato da Meloni è inattuabile, il partito lo sa, ma i suoi elettori no

La campagna elettorale di Giorgia Meloni in vista delle elezioni del 25 settembre ha preso in eredità dalla Lega di Matteo Salvini il pugno di ferro sull’immigrazione. Alla Lega questa strategia fruttò il 34% alle Europee del 2019, Meloni però si è spinta oltre invocando un blocco navale. Un’espressione forte che appare sui cartelli elettorali di Fratelli d’Italia, e riproposta anche su tutti i social. C’è però un problema: il blocco navale, oltre a essere eticamente, moralmente e umanamente riprovevole, è una bufala elettorale irrealizzabile, poiché tutti i trattati internazionali impediscono di attuarlo, a meno che non si voglia dichiarare guerra a un Paese.

L’Occidente ha sfruttato, ma non sostenuto, l’opera di Gorbachev e oggi ne paghiamo il caro prezzo

Sebbene in tutto l’Occidente Mikhail Sergeyevich Gorbachev, l’ultimo leader dell’Unione Sovietica, sia stato salutato alla sua dipartita con grande stima, nell’ex URSS la considerazione della sua figura non era affatto la stessa, incarnando di fatto per molti popoli quello stesso regime da cui volevano sfuggire. È proprio da questa duplice e antitetica visione che discende l’eredità politica e culturale di una figura sì importante, ma anche controversa.

Da circa un secolo la sinistra litiga e i suoi avversari, come Mussolini, hanno la meglio

La fulminea e tragica salita al potere di Mussolini è stata possibile grazie alle spaccature interne di una sinistra italiana che tra riformisti, massimalisti e rivoluzionari finì allo sbaraglio. Allo stesso modo, oggi l’inconsistenza e la difficoltà a trovare una propria unità della sinistra italiana sono un pericolo che ci espone al neofascismo.

Sappiamo parlare corsivo ma non sappiamo più scriverlo, eppure è più utile di quanto pensiamo

A dispetto del trend generale per cui molti Paesi come gli Usa e la Finlandia stanno abbandonando l’insegnamento del corsivo perché sconveniente e poco “utile”, gli studi scientifici che dimostrano i benefici del corsivo manuale sono numerosi per la creatività e la velocità di pensiero, per questo dovremmo valorizzarne la pratica.

Il voto non è un privilegio ma un diritto, eppure per 5 milioni di fuorisede non lo sarà

Al di là delle proposte di legge – tutt’ora ferme – in Parlamento, negli ultimi anni sono state diverse le mobilitazioni dal basso volte a rivendicare il diritto di voto per le persone fuorisede, promosse principalmente da associazioni e comitati civici. Tutto questo non basta, a poter esercitare il proprio diritto di voto saranno comunque in pochi privilegiati, il sintomo di una classe politica che ha ben poco interesse nel corpo elettorale.

No, il femminismo non può essere di destra perché non può limitare i diritti delle donne

Il vantaggio di Fratelli d’Italia per le prossime elezioni fa presagire che per la prima volta nella nostra storia, avremo un premier donna. Un’eventualità che sta già esaltando molti convinti che si tratti di una vittoria femminista, un errore in realtà, perché proprio per la sua conformazione intersezionale il femminismo non può essere in alcun modo assimilabile all’ideologia della destra italiana.

Per rilanciare l’Italia servono innovazione e umanesimo. Emotion Network crede in questo potenziale.

Emotion Network è la piattaforma globale di imprenditori e investitori nata con l’obiettivo di riportare l’essere umano e le sue emozioni al centro del capitalismo, per sbloccare lo sviluppo economico italiano, consapevoli delle sue grandi potenzialità. Attraverso la produzione di contenuti – come film, serie, docu-film e docu-serie, podcast – e l’organizzazione del Tech.Emotion Summit, cerca di contribuire alla nascita di connessioni e collaborazioni tra talenti e obiettivi per ispirare e contribuire alla rinascita del Paese.

La Finlandia ha dato una casa a tutti i senzatetto del Paese, noi aspettiamo li aiuti la Provvidenza

Gli straordinari risultati ottenuti in Finlandia con l’implementazione della politica dell'”Housing first”, ribaltando il solito modello di welfare “a scale”, che prevede di fornire un alloggio ai senzatetto solo dopo che questi hanno trovato un lavoro sono eccezionali. La dimostrazione che invece di colpevolizzare chi è in difficoltà, basterebbe supportarlo nel ricostruire la propria vita.

Non interveniamo davanti alle tragedie altrui perché crediamo lo facciano gli altri, e sbagliamo

Il 29 luglio Alika Ogochukwu è stato picchiato a morte a Civitanova Marche sotto gli occhi dei passanti che, invece di tentare di intervenire in qualche modo attivo, pur essendo in tanti, sono rimasti a guardare e a filmare la scena. Un evento di cronaca simile a uno negli anni Sessanta avvenuto a New York che fu studiato da Latané e Darley, due psicologi della Columbia University, che grazie a un esperimento riuscirono a dimostrare quanto le dinamiche di gruppo ci rendono difficile riconoscere il pericolo.

Jane by Charlotte è la confessione tra due generazioni di donne: Charlotte Gainsbourg e Jane Birkin

L’amore, il tempo che passa, la morte e la perdita, l’attaccamento, la paura, l’arte, la gelosia, la solitudine, il ricordo sono tutti temi trattati nel documentario d’esordio “Jane by Charlotte” di Charlotte Gainsbourg che nel tracciare i confini dell’incontro con sua madre, Jane Birkin, esplora il macrocosmo dei cambiamenti generazionali di una società e il microcosmo del delicato e incostante rapporto madre-figlia.

Senza interventi concreti, moriremo di caldo. Ma per davvero.

I trend generali segnalano che le morti per dovute agli effetti della crisi climatica sono in costante aumento, correlato a questo vi sono però anche altri rischi per la salute pubblica come che si renderanno sempre più evidenti nei prossimi decenni, come l’aumento dell’insonnia e delle patologie respiratorie, delle morti per annegamento o dei disturbi mentali.
Non possiamo più procrastinare un intervento radicale e urgente per frenare la crisi climatica, perché ne va della nostra stessa salute.

La destra non fa pena, fa paura. Sottovalutarla è un errore che non dobbiamo assolutamente ripetere.

Tra nostalgie fasciste ben radicate nel suo partito, Giorgia Meloni si appresta a diventare la leader di una coalizione di destra che non ha nulla di nuovo da offrire a questo Paese. Facili promesse da propaganda pura, xenofobia, autoritarismo e santini sono solo il contorno di un governo che se manderemo al potere minaccia di limare la nostra tenuta democratica.

Stiamo correndo dritti verso il punto di non ritorno. Dobbiamo rallentare o moriremo tutti.

Ogni anno l’Overshoot Day del nostro Paese come quello del mondo arriva sempre più presto, allo stesso modo il mondo del lavoro consuma sempre più energie fisiche e mentali in nome della produttività. Eppure sono numerosi gli studi che affermano i benefici, che rallentare i nostri ritmi personali e generali, apporterebbero tanto per il nostro pianeta, quanto per noi.

Sui social ingigantiamo successi e fallimenti come star delle serie tv, la nostra è una vita falsata

La spettacolarizzazione dell’io e delle sue vicissitudini interiori portata avanti da programmi come “C’è posta per te”, riflettono la tendenza letteraria novecentesca introspettiva del flusso di coscienza. Nel momento in cui questa rappresentazione giudicante e semplificata interferisce con quella che è la propria narrazione personale si corre il rischio di confondere la realtà con una soap.

Censurato in Cina nel 2000, “Suzhou River” mostra quanto l’amore, a volte, sia solo un’ossessione

Uscito per la prima volta nel 2000 e riproposto in questi giorni in una nuova versione restaurata, “Suzhou River” di Lou Ye offre è metafora della fusione tra la vecchia e la nuova Cina e dello scorrere del tempo: un importante spunto di riflessione sulle nostre ossessioni amorose e la precarietà delle nostre relazioni.

La legislatura del M5S sarà ricordata per lo sfascismo, politica basata sulla distruzione. Del Paese.

Con una classe politica quantomeno decente, Draghi non sarebbe mai diventato Presidente del Consiglio, ma quello che questa nuova crisi di governo sembra suggerire è proprio che la politica italiana è caduta in un loop di deresponsabilità e puro interesse personale, lo specchio di quello stesso Paese che l’ha eletta.

Ridiamo su video di persone in difficoltà per sentirci migliori ma siamo solo incapaci di empatia

Con cadenza regolare nel web persone “strane” e comportamenti bizzarri diventano virali, appunto dei “fenomeni del web” ricondivisi fino allo sfinimento, spesso anche senza autorizzazioni, e senza alcun senso se non quello di prendere in giro delle persone e affermare la “superiorità” di chi sta dall’altra parte dello schermo.

Invece di giudicare chi bacia i propri figli sulla bocca smettiamola di essere ottusi e sessuofobici

Lo scalpore suscitato dal bacio sulle labbra tra David Beckham e sua figlia, ha riportato in primo piano la questione dei baci sulla bocca ai propri figli, una pratica controversa, che tra punti di vista psicoterapeutici contrari e pratiche culturali consolidate, ci offre un nuovo spunto di riflessione che vada oltre la visione semplicistica “giusto” o “sbagliato”, ma che ci richiede un’osservazione e un’analisi più attenta dei nostri comportamenti.

Sempre più influencer sponsorizzano il gioco d’azzardo, così spingiamo i giovani a rovinarsi la vita

Sempre più stremare online per emergere in un contesto ipercompetitivo accettano di sponsorizzare il gioco d’azzardo, sfruttando le zone grigie legislative e insegnando ai loro follower come aggirare le limitazioni. Il settore in forte espansione appare ormai fuori controllo e a pagarne il prezzo sembrano essere solo i giovani che restano impigliati in una spirale di ludopatia e malessere.

Viviamo una gara continua con gli altri che rischia di consumarci come se fossimo grandi atleti

Mentre a piccole dosi la competitività rappresenta una spinta fondamentale a migliorarsi, questa a grandi livelli rischia di generare un mix esplosivo di competitività, gelosia e frustrazione. Oggi che il numero di competizioni a cui è sottoposto ognuno di noi è in aumento, dovremmo prendere atto che, come ci hanno mostrato tanti sportivi, l’ossessione per la produttività e la competizione estrema siano un male.

Sui social siamo sempre più impegnati a essere qualcuno, così in realtà siamo sempre meno noi stessi

Ne “Una cosa divertente che non farò mai più” David Foster Wallace ci offre il resoconto della sua esperienza in crociera, delineando i rischi di quella che poi diventerà a tutti gli effetti l’ossessione contemporanea di documentare ogni aspetto della nostra vita nella speranza di “vincere la gara della felicità” che la società delle performance ci impone.

Possiamo anche lavare meno mutande, ma senza interventi strutturali moriremo di sete

Il rialzo delle temperature, sistemi idrici usurati e malconci e grandi consumi del settore agricolo-alimentare sono solo alcune delle cause della crisi idrica che, anno dopo anno, si fa sempre più pericolosa e grave. Tamponare la situazione ancora una volta, aggirando il problema con l’utilizzo di nuove tecnologie e basta, non servirà a niente e ci lascerà in balia della provvidenza.

Elodie non è solo una grande pop star ma anche una voce di cui avevamo bisogno

Analizzando tutta la storia di Elodie, dal lancio della sua carriera con “Amici” di Maria De Filippi, a oggi che è stata anche madrina del Pride a Roma e che i suoi singoli sono nella top 20 delle classifiche, possiamo tracciare il ritratto della pop star che incarna il cambiamento e il futuro della musica e della società italiana.

Passiamo la vita solo sugli schermi, così stiamo perdendo la cognizione della realtà e di noi stessi

Se con la nascita della scrittura, e quindi del linguaggio siamo stati in grado di sviluppare il pensiero analitico-sequenziale, da quando la “società dello schermo” ha soppiantato il linguaggio scritto in favore dell’immagine, anche la nostra forma mentis ne ha risentito rendendoci più difficile comprendere la realtà.

Il #MeToo non è morto. Niente ci riporterà al clima di omertà e silenzio di prima.

Sin dal 2017, il #MeToo ha segnato un enorme cambiamento, vedere Weinsten o Nassar in prigione forse ci ha dato l’illusione che il mondo sia un po’ più giusto, in realtà il problema sistemico della violenza è ancora irrisolto. In particolare la recente sentenza del processo Depp-Heard e i suoi risvolti mediatici evidenziano ancora una volta quanta strada ancora ci sia ancora da fare.

Il Pride è più di una semplice “festa” e la storia di Brenda Howard, la sua ideatrice, ce lo ricorda

In Paesi come l’Italia, nei quali manifestazioni come il Pride sono piuttosto recenti, spesso queste vengono scambiate come semplici feste, per non perderne il significato di libertà e diritto a esistere per tutta la comunità queer da cui sono originate, dobbiamo ricordare figure come Brenda Howard, una delle principali attiviste in seguito alle rivolte di Stonewall e anche “Madre del Pride”.

Il punto di riferimento di Letta è l’Ulivo. Altro che rinnovarsi, il PD vuole continuare a fallire.

Le recenti dichiarazioni di Letta, dimostrano ancora una volta la poca lungimiranza del Partito Democratico, che affermando di prediligere uno schema di allargamento delle alleanze, dimostrando di avere cara più la sopravvivenza del partito che il suo scopo e lasciando scoperta la sinistra italiana ancora priva di rappresentanze.

La Chiesa a Verona regna e l’estrema destra prospera. Ma le cose finalmente possono cambiare.

L’intromissione della Chiesa cattolica in appuntamenti politici come il ballottaggio del prossimo weekend a Verona non dovrebbe stupire, la città ha radici molto forti nell’estrema destra e nell’integralismo cattolico, ma la crisi interna alla coalizione di destra potrebbe rappresentare un’occasione di riscatto per la città.

Per creare un secondo Rinascimento italiano dobbiamo ripartire da uno sviluppo tecnologico più umano

Per creare un futuro migliore è necessario investire nelle persone, nella loro formazione e soprattutto nella creazione di un legame di fiducia. Troppo spesso il fallimento rappresenta uno stigma, mentre un nuovo approccio che renda le materie umanistiche una guida per imprenditoria sarebbe fondamentale per lo sviluppo economico, che non può infatti prescindere da un accesso democratico e trasversale a una formazione di qualità, in grado di portare parità e giustizia sociale. Ed è proprio questo il focus del Tech.Emotion summit, che si svolgerà tra il 21 e il 22 giugno, organizzato da Emotion Network per immaginare un secondo Rinascimento italiano.

La boiler summer cup è solo l’ultimo esempio di una cultura della bellezza asfissiante e sbagliata

La nuova challenge di Tik Tok, la “boiler summer cup” è solo la punta dell’iceberg di un'”educazione alla bellezza” perpetrata da una società patriarcale e sessista che fin dalla nascita impone alle donne canoni estetici e morali che una volta interiorizzati divengono una vera e propria ossessione.

Matteo Salvini, o del fallimento di una leadership in tre atti

In seguito al più grande caso di astensionismo referendario italiano è evidente che parte della colpa possa essere imputata a Salvini che dopo aver propagandato per mesi l’intenzione di “riformare la giustizia” si è chiuso nel mutismo. Questa rappresenterebbe in realtà solo l’ultima delle vicende che sembrano segnare il tracollo definitivo della sua figura politica.

Abbiamo bisogno di città più verdi, per l’ambiente e per la nostra salute mentale

Il bisogno di contatto con la natura, anche in città richiede una nuova pianificazione urbana e nuovi investimenti. Più ricerche psicologiche confermano che la mancanza di contatto con il verde si traduce anche in un danno al benessere sociale, è più che mai necessario garantire che tutti possano sviluppare una connessione con l’ambiente naturale, componente essenziale della stessa transizione ecologica.

Già nel 1964 Eco ci aveva divisi tra “apocalittici” e “integrati” di fronte all’innovazione digitale

In “Apocalittici e integrati” Umberto Eco descrive due tipologie di reazioni all’avvento della cultura di massa. Due tipologie di atteggiamenti, uno più aristocratico e per questo apocalittico e uno più aperto alle ibridazioni che la modernità ha portato nella cultura. Ancora oggi la reticenza di molti a integrare la propria vita con il mondo digitale ben descrive questa spaccatura sociale contemporanea.

La storia di Pio La Torre ci ricorda che il vero impegno politico per la pace è una responsabilità

A quarant’anni dall’omicidio del deputato Pio La Torre, autore del ddl che ha introdotto il reato di associazione di tipo mafioso e il sequestro del patrimonio dei condannati per delitti di mafia, urge ricordare il suo sacrificio per la pace, il lavoro e la lotta alla mafia intesa come “fenomeno di classi dirigenti”.

Siamo gli unici in Ue in cui i salari diminuiscono ma i nostri sindacati non fanno niente

Mentre negli Usa, numerose multinazionali si trovano ad affrontare campagne di sindacalizzazione in tutto il Paese per la tutela dei dipendenti, il progressivo indebolimento dei sindacati in Italia, dovuto a una somma di fattori diversi, a fronte della stagnazione economica dei salari e delle difficoltà a raggiungere un accordo politico, dimostrano il loro fallimento nel creare un patto sociale con le imprese.

Spaesati, alla ricerca di sé e senza futuro: “Il laureato” racconta i giovani da 50 anni ad oggi

Nell’inquadratura finale de “Il laureato” di Mike Nichols, del 1967, è racchiuso lo smarrimento di una generazione di giovani che ieri come oggi non sa come approcciarsi al futuro, incapace anche di rapportarsi e comunicare con le generazioni passate che appaiono distanti perdendo così la loro funzione di guida.

Se paghi i tuoi capi di moda pochi euro, stai pagando ancora meno chi li ha realizzati per te

La strada per una moda sostenibile è ancora in salita e lo sarà fino a quando non ci saranno leggi internazionali più eque che costringeranno i marchi ad assumersi la responsabilità delle loro catene di approvvigionamento; la responsabilità aziendale, infatti, non dovrebbe essere facoltativa così come non dovrebbero esserlo i diritti umani di coloro che lavorano all’interno di queste filiere produttive multinazionali.

Gli Stati Uniti hanno un problema che non vogliono risolvere: le armi

La recente sparatoria alla scuola elementare Robb di Uvalde, in Texas, è solo l’ultima di una lunga serie di stragi e massacri, che negli Stati Uniti, negli ultimi anni, sono divenuti sempre più frequenti, evidenziando un problema ancora più grave: a essere in gioco non sono solo gli interessi della lobby delle armi da fuoco ma soprattutto la vita e la felicità dei cittadini statunitensi.

Aiutare l’Ucraina non esclude affatto sostenere altri popoli oppressi. Anzi, sia di esempio.

La copertura mediatica che ha scosso le coscienze globali e mobilitato l’intervento internazionale in occasione della guerra russo-ucraina si è rivelata un’arma prodigiosa per supportare il popolo ucraino. Sfruttare i social e non solo, come mezzo per veicolare il messaggio di un popolo oppresso e sostenerlo è una strategia che dovremmo imparare ad applicare in ogni conflitto, aumentandone la visibilità e così supportando la resistenza.

Non illudiamoci di lottare per i diritti civili se non ci battiamo per quelli sociali

Con il rafforzarsi del neoliberismo e lo smantellamento delle garanzie del lavoro, le battaglie civili hanno preso sempre più il posto di quelle sociali. L’impianto intersezionale, dimostra come le oppressioni e le ingiustizie siano interconnesse fra loro e quanto sia fondamentale per evolverci riconoscerle e prenderne consapevolezza. Dovremmo cominciare a farlo davvero, lottando per una società più giusta, su tutti i livelli.

Incolpare l’Ucraina e non Putin è come accusare la Polonia dell’inizio della Seconda guerra mondiale 

Come agli albori della Seconda guerra mondiale si scelse la strategia dell’appeasement ovvero cercare di scongiurare un nuovo conflitto bellico “accontentando” Hitler, così oggi molti credono che l’Ucraina debba cedere alle richieste di Putin per evitare una catastrofe, ma farlo sarebbe un errore ben più grande. Seppur i contesti storici siano diversi, siamo soggetti alla ciclicità della storia che dovrebbe farci da guida, mentre incolpare gli aggrediti, invece, che gli aggressori ci pone automaticamente dalla parte sbagliata della storia e ci espone al rischio che gli orrori del passato si ripetano.

Ignorate da vive, da malate e da morte, le persone LGBTQ+ hanno reso il lutto un atto politico

Solo con il tempo la comunità LGBTQ+ è riuscita a riappropriarsi del diritto di vivere il lutto, un dolore altrimenti negato, silenziato e in molti casi coperto di vergogna. Il “queer grief” ha pian piano assunto dei connotati politici come reazione al disinteresse delle istituzioni verso l’epidemia di AIDS, allo stigma e al pietismo che rendeva le loro vite degne di inclusione nella collettività solo una volta finite, attraverso manifestazioni pubbliche e rituali in netta rottura con lo status quo.

Perché la paura della fine del mondo ci sta facendo diventare sempre più indifferenti

Il mondo, oggi, si presenta con un paradigma diverso da quello nel quale siamo nati e la successione terribile degli eventi che si è svolta negli ultimi decenni ha segnato la memoria collettiva ed evidenziato gli errori di un sistema già in partenza fallimentare. Prima che l’indifferenza ci trascini nel fondo del divano è importante riprendere fiato e utilizzare questo tempo per elaborare i nostri traumi e permettere l’evoluzione e l’emergere di nuovi valori.

La tua moda a 4,99€ costa molto, molto più di quanto pensi

Fenomeni commerciali come quello di Shein ci ricordano che la forma mentis iper-consumistica legata al meccanismo dopante della gratificazione istantanea è ben radicata nella società, anche il capo d’abbigliamento viene quindi concepito come strumento usa e getta dal ciclo vitale programmato a una manciata di giorni. La moda si adegua in questo modo ai principi contemporanei legati al bisogno di una fruizione veloce e inconsistente del prodotto, minacciando così anche l’ambiente.

Clara Immerwahr, la scienziata che tentò di impedire al marito di usare le prime armi chimiche

La storia di Clara Immerwahr, è uno dei più tristi esempi di una brillante scienziata la cui carriera e vita sono state segnate dalla subordinazione nei confronti del marito. Nata nel 1870 a Polkendorff, un piccolo paese prussiano dove non esisteva nemmeno una scuola femminile, dopo grandi sacrifici riuscì a ottenere il dottorato in chimica. La sua carriera brillante fu però stroncata dal matrimonio disfunzionale in cui era intrappolata con Fritz Haber che la relegò a un ruolo sempre più marginale e non solo: le applicazioni belliche delle ricerche di Haber l’allontanarono sempre più dalla sua passione e la spinsero irrimediabilmente nel baratro della depressione.

La caffeina, benzina del mondo, potrebbe sparire per mano del suo miglior amico: il capitalismo

Il caffè è la droga psicoattiva più diffusa e socialmente accettata al mondo, il carburante che ci permette di reggere i ritmi frenetici di produttività e performance che la società capitalista ci richiede. Parte di un sistema produttivo asfissiante e a sua volta causa della crisi ambientale rappresenta a pieno i fallimenti del sistema capitalista.

Perché “Girls” ha cambiato per sempre il modo di raccontare le donne

Nel corso di sei stagioni, la serie Girls ha cambiato il modo in cui le storie e i corpi delle donne vengono rappresentati sul piccolo e sul grande schermo e non solo per aver mostrato corpi non conformi, ma anche per aver raccontato il lato più oscuro e controverso del percorso di crescita di una giovane donna in una metropoli occidentale contemporanea.

Gli Stati continuano a fare debito come non ci fosse un domani, soprattutto per le nuove generazioni

Le ultime stime redatte dal Fondo Monetario Internazionale indicano un volume complessivo di debito pubblico e privato pari a 226mila miliardi di dollari – valore in assoluto più alto dal secondo dopoguerra – con un aumento rispetto al 2019 di circa 27mila miliardi di dollari, il più alto mai registrato. Al limite, gli allarmismi sugli elevati livelli di indebitamento vengono tacciati da molti come tabù fastidiosi a cui non vogliamo dedicare troppi sforzi e attenzioni. È invece necessario mettere in discussione il mito della crescita perenne – sfatato anche dall’ultimo report IPCC delle Nazioni Unite. Credere di poter vivere senza dissipare risorse appartenenti allo stesso ambiente che ci garantisce l’esistenza è solo l’ennesima delle grandi illusioni figlie di due secoli di incontrastato positivismo capitalista.