La destra non fa pena, fa paura. Sottovalutarla è un errore che non dobbiamo assolutamente ripetere.

Tra nostalgie fasciste ben radicate nel suo partito, Giorgia Meloni si appresta a diventare la leader di una coalizione di destra che non ha nulla di nuovo da offrire a questo Paese. Facili promesse da propaganda pura, xenofobia, autoritarismo e santini sono solo il contorno di un governo che se manderemo al potere minaccia di limare la nostra tenuta democratica.

Stiamo correndo dritti verso il punto di non ritorno. Dobbiamo rallentare o moriremo tutti.

Ogni anno l’Overshoot Day del nostro Paese come quello del mondo arriva sempre più presto, allo stesso modo il mondo del lavoro consuma sempre più energie fisiche e mentali in nome della produttività. Eppure sono numerosi gli studi che affermano i benefici, che rallentare i nostri ritmi personali e generali, apporterebbero tanto per il nostro pianeta, quanto per noi.

Sui social ingigantiamo successi e fallimenti come star delle serie tv, la nostra è una vita falsata

La spettacolarizzazione dell’io e delle sue vicissitudini interiori portata avanti da programmi come “C’è posta per te”, riflettono la tendenza letteraria novecentesca introspettiva del flusso di coscienza. Nel momento in cui questa rappresentazione giudicante e semplificata interferisce con quella che è la propria narrazione personale si corre il rischio di confondere la realtà con una soap.

Censurato in Cina nel 2000, “Suzhou River” mostra quanto l’amore, a volte, sia solo un’ossessione

Uscito per la prima volta nel 2000 e riproposto in questi giorni in una nuova versione restaurata, “Suzhou River” di Lou Ye offre è metafora della fusione tra la vecchia e la nuova Cina e dello scorrere del tempo: un importante spunto di riflessione sulle nostre ossessioni amorose e la precarietà delle nostre relazioni.

La legislatura del M5S sarà ricordata per lo sfascismo, politica basata sulla distruzione. Del Paese.

Con una classe politica quantomeno decente, Draghi non sarebbe mai diventato Presidente del Consiglio, ma quello che questa nuova crisi di governo sembra suggerire è proprio che la politica italiana è caduta in un loop di deresponsabilità e puro interesse personale, lo specchio di quello stesso Paese che l’ha eletta.

Ridiamo su video di persone in difficoltà per sentirci migliori ma siamo solo incapaci di empatia

Con cadenza regolare nel web persone “strane” e comportamenti bizzarri diventano virali, appunto dei “fenomeni del web” ricondivisi fino allo sfinimento, spesso anche senza autorizzazioni, e senza alcun senso se non quello di prendere in giro delle persone e affermare la “superiorità” di chi sta dall’altra parte dello schermo.

Invece di giudicare chi bacia i propri figli sulla bocca smettiamola di essere ottusi e sessuofobici

Lo scalpore suscitato dal bacio sulle labbra tra David Beckham e sua figlia, ha riportato in primo piano la questione dei baci sulla bocca ai propri figli, una pratica controversa, che tra punti di vista psicoterapeutici contrari e pratiche culturali consolidate, ci offre un nuovo spunto di riflessione che vada oltre la visione semplicistica “giusto” o “sbagliato”, ma che ci richiede un’osservazione e un’analisi più attenta dei nostri comportamenti.

Sempre più influencer sponsorizzano il gioco d’azzardo, così spingiamo i giovani a rovinarsi la vita

Sempre più stremare online per emergere in un contesto ipercompetitivo accettano di sponsorizzare il gioco d’azzardo, sfruttando le zone grigie legislative e insegnando ai loro follower come aggirare le limitazioni. Il settore in forte espansione appare ormai fuori controllo e a pagarne il prezzo sembrano essere solo i giovani che restano impigliati in una spirale di ludopatia e malessere.

Viviamo una gara continua con gli altri che rischia di consumarci come se fossimo grandi atleti

Mentre a piccole dosi la competitività rappresenta una spinta fondamentale a migliorarsi, questa a grandi livelli rischia di generare un mix esplosivo di competitività, gelosia e frustrazione. Oggi che il numero di competizioni a cui è sottoposto ognuno di noi è in aumento, dovremmo prendere atto che, come ci hanno mostrato tanti sportivi, l’ossessione per la produttività e la competizione estrema siano un male.

Sui social siamo sempre più impegnati a essere qualcuno, così in realtà siamo sempre meno noi stessi

Ne “Una cosa divertente che non farò mai più” David Foster Wallace ci offre il resoconto della sua esperienza in crociera, delineando i rischi di quella che poi diventerà a tutti gli effetti l’ossessione contemporanea di documentare ogni aspetto della nostra vita nella speranza di “vincere la gara della felicità” che la società delle performance ci impone.

Possiamo anche lavare meno mutande, ma senza interventi strutturali moriremo di sete

Il rialzo delle temperature, sistemi idrici usurati e malconci e grandi consumi del settore agricolo-alimentare sono solo alcune delle cause della crisi idrica che, anno dopo anno, si fa sempre più pericolosa e grave. Tamponare la situazione ancora una volta, aggirando il problema con l’utilizzo di nuove tecnologie e basta, non servirà a niente e ci lascerà in balia della provvidenza.

Elodie non è solo una grande pop star ma anche una voce di cui avevamo bisogno

Analizzando tutta la storia di Elodie, dal lancio della sua carriera con “Amici” di Maria De Filippi, a oggi che è stata anche madrina del Pride a Roma e che i suoi singoli sono nella top 20 delle classifiche, possiamo tracciare il ritratto della pop star che incarna il cambiamento e il futuro della musica e della società italiana.

Passiamo la vita solo sugli schermi, così stiamo perdendo la cognizione della realtà e di noi stessi

Se con la nascita della scrittura, e quindi del linguaggio siamo stati in grado di sviluppare il pensiero analitico-sequenziale, da quando la “società dello schermo” ha soppiantato il linguaggio scritto in favore dell’immagine, anche la nostra forma mentis ne ha risentito rendendoci più difficile comprendere la realtà.

Il #MeToo non è morto. Niente ci riporterà al clima di omertà e silenzio di prima.

Sin dal 2017, il #MeToo ha segnato un enorme cambiamento, vedere Weinsten o Nassar in prigione forse ci ha dato l’illusione che il mondo sia un po’ più giusto, in realtà il problema sistemico della violenza è ancora irrisolto. In particolare la recente sentenza del processo Depp-Heard e i suoi risvolti mediatici evidenziano ancora una volta quanta strada ancora ci sia ancora da fare.

Il Pride è più di una semplice “festa” e la storia di Brenda Howard, la sua ideatrice, ce lo ricorda

In Paesi come l’Italia, nei quali manifestazioni come il Pride sono piuttosto recenti, spesso queste vengono scambiate come semplici feste, per non perderne il significato di libertà e diritto a esistere per tutta la comunità queer da cui sono originate, dobbiamo ricordare figure come Brenda Howard, una delle principali attiviste in seguito alle rivolte di Stonewall e anche “Madre del Pride”.

Il punto di riferimento di Letta è l’Ulivo. Altro che rinnovarsi, il PD vuole continuare a fallire.

Le recenti dichiarazioni di Letta, dimostrano ancora una volta la poca lungimiranza del Partito Democratico, che affermando di prediligere uno schema di allargamento delle alleanze, dimostrando di avere cara più la sopravvivenza del partito che il suo scopo e lasciando scoperta la sinistra italiana ancora priva di rappresentanze.

La Chiesa a Verona regna e l’estrema destra prospera. Ma le cose finalmente possono cambiare.

L’intromissione della Chiesa cattolica in appuntamenti politici come il ballottaggio del prossimo weekend a Verona non dovrebbe stupire, la città ha radici molto forti nell’estrema destra e nell’integralismo cattolico, ma la crisi interna alla coalizione di destra potrebbe rappresentare un’occasione di riscatto per la città.

Per creare un secondo Rinascimento italiano dobbiamo ripartire da uno sviluppo tecnologico più umano

Per creare un futuro migliore è necessario investire nelle persone, nella loro formazione e soprattutto nella creazione di un legame di fiducia. Troppo spesso il fallimento rappresenta uno stigma, mentre un nuovo approccio che renda le materie umanistiche una guida per imprenditoria sarebbe fondamentale per lo sviluppo economico, che non può infatti prescindere da un accesso democratico e trasversale a una formazione di qualità, in grado di portare parità e giustizia sociale. Ed è proprio questo il focus del Tech.Emotion summit, che si svolgerà tra il 21 e il 22 giugno, organizzato da Emotion Network per immaginare un secondo Rinascimento italiano.

La boiler summer cup è solo l’ultimo esempio di una cultura della bellezza asfissiante e sbagliata

La nuova challenge di Tik Tok, la “boiler summer cup” è solo la punta dell’iceberg di un'”educazione alla bellezza” perpetrata da una società patriarcale e sessista che fin dalla nascita impone alle donne canoni estetici e morali che una volta interiorizzati divengono una vera e propria ossessione.

Matteo Salvini, o del fallimento di una leadership in tre atti

In seguito al più grande caso di astensionismo referendario italiano è evidente che parte della colpa possa essere imputata a Salvini che dopo aver propagandato per mesi l’intenzione di “riformare la giustizia” si è chiuso nel mutismo. Questa rappresenterebbe in realtà solo l’ultima delle vicende che sembrano segnare il tracollo definitivo della sua figura politica.

Abbiamo bisogno di città più verdi, per l’ambiente e per la nostra salute mentale

Il bisogno di contatto con la natura, anche in città richiede una nuova pianificazione urbana e nuovi investimenti. Più ricerche psicologiche confermano che la mancanza di contatto con il verde si traduce anche in un danno al benessere sociale, è più che mai necessario garantire che tutti possano sviluppare una connessione con l’ambiente naturale, componente essenziale della stessa transizione ecologica.

Già nel 1964 Eco ci aveva divisi tra “apocalittici” e “integrati” di fronte all’innovazione digitale

In “Apocalittici e integrati” Umberto Eco descrive due tipologie di reazioni all’avvento della cultura di massa. Due tipologie di atteggiamenti, uno più aristocratico e per questo apocalittico e uno più aperto alle ibridazioni che la modernità ha portato nella cultura. Ancora oggi la reticenza di molti a integrare la propria vita con il mondo digitale ben descrive questa spaccatura sociale contemporanea.

La storia di Pio La Torre ci ricorda che il vero impegno politico per la pace è una responsabilità

A quarant’anni dall’omicidio del deputato Pio La Torre, autore del ddl che ha introdotto il reato di associazione di tipo mafioso e il sequestro del patrimonio dei condannati per delitti di mafia, urge ricordare il suo sacrificio per la pace, il lavoro e la lotta alla mafia intesa come “fenomeno di classi dirigenti”.

Siamo gli unici in Ue in cui i salari diminuiscono ma i nostri sindacati non fanno niente

Mentre negli Usa, numerose multinazionali si trovano ad affrontare campagne di sindacalizzazione in tutto il Paese per la tutela dei dipendenti, il progressivo indebolimento dei sindacati in Italia, dovuto a una somma di fattori diversi, a fronte della stagnazione economica dei salari e delle difficoltà a raggiungere un accordo politico, dimostrano il loro fallimento nel creare un patto sociale con le imprese.

Spaesati, alla ricerca di sé e senza futuro: “Il laureato” racconta i giovani da 50 anni ad oggi

Nell’inquadratura finale de “Il laureato” di Mike Nichols, del 1967, è racchiuso lo smarrimento di una generazione di giovani che ieri come oggi non sa come approcciarsi al futuro, incapace anche di rapportarsi e comunicare con le generazioni passate che appaiono distanti perdendo così la loro funzione di guida.

Se paghi i tuoi capi di moda pochi euro, stai pagando ancora meno chi li ha realizzati per te

La strada per una moda sostenibile è ancora in salita e lo sarà fino a quando non ci saranno leggi internazionali più eque che costringeranno i marchi ad assumersi la responsabilità delle loro catene di approvvigionamento; la responsabilità aziendale, infatti, non dovrebbe essere facoltativa così come non dovrebbero esserlo i diritti umani di coloro che lavorano all’interno di queste filiere produttive multinazionali.

Gli Stati Uniti hanno un problema che non vogliono risolvere: le armi

La recente sparatoria alla scuola elementare Robb di Uvalde, in Texas, è solo l’ultima di una lunga serie di stragi e massacri, che negli Stati Uniti, negli ultimi anni, sono divenuti sempre più frequenti, evidenziando un problema ancora più grave: a essere in gioco non sono solo gli interessi della lobby delle armi da fuoco ma soprattutto la vita e la felicità dei cittadini statunitensi.

Aiutare l’Ucraina non esclude affatto sostenere altri popoli oppressi. Anzi, sia di esempio.

La copertura mediatica che ha scosso le coscienze globali e mobilitato l’intervento internazionale in occasione della guerra russo-ucraina si è rivelata un’arma prodigiosa per supportare il popolo ucraino. Sfruttare i social e non solo, come mezzo per veicolare il messaggio di un popolo oppresso e sostenerlo è una strategia che dovremmo imparare ad applicare in ogni conflitto, aumentandone la visibilità e così supportando la resistenza.

Non illudiamoci di lottare per i diritti civili se non ci battiamo per quelli sociali

Con il rafforzarsi del neoliberismo e lo smantellamento delle garanzie del lavoro, le battaglie civili hanno preso sempre più il posto di quelle sociali. L’impianto intersezionale, dimostra come le oppressioni e le ingiustizie siano interconnesse fra loro e quanto sia fondamentale per evolverci riconoscerle e prenderne consapevolezza. Dovremmo cominciare a farlo davvero, lottando per una società più giusta, su tutti i livelli.

Incolpare l’Ucraina e non Putin è come accusare la Polonia dell’inizio della Seconda guerra mondiale 

Come agli albori della Seconda guerra mondiale si scelse la strategia dell’appeasement ovvero cercare di scongiurare un nuovo conflitto bellico “accontentando” Hitler, così oggi molti credono che l’Ucraina debba cedere alle richieste di Putin per evitare una catastrofe, ma farlo sarebbe un errore ben più grande. Seppur i contesti storici siano diversi, siamo soggetti alla ciclicità della storia che dovrebbe farci da guida, mentre incolpare gli aggrediti, invece, che gli aggressori ci pone automaticamente dalla parte sbagliata della storia e ci espone al rischio che gli orrori del passato si ripetano.

Ignorate da vive, da malate e da morte, le persone LGBTQ+ hanno reso il lutto un atto politico

Solo con il tempo la comunità LGBTQ+ è riuscita a riappropriarsi del diritto di vivere il lutto, un dolore altrimenti negato, silenziato e in molti casi coperto di vergogna. Il “queer grief” ha pian piano assunto dei connotati politici come reazione al disinteresse delle istituzioni verso l’epidemia di AIDS, allo stigma e al pietismo che rendeva le loro vite degne di inclusione nella collettività solo una volta finite, attraverso manifestazioni pubbliche e rituali in netta rottura con lo status quo.

Perché la paura della fine del mondo ci sta facendo diventare sempre più indifferenti

Il mondo, oggi, si presenta con un paradigma diverso da quello nel quale siamo nati e la successione terribile degli eventi che si è svolta negli ultimi decenni ha segnato la memoria collettiva ed evidenziato gli errori di un sistema già in partenza fallimentare. Prima che l’indifferenza ci trascini nel fondo del divano è importante riprendere fiato e utilizzare questo tempo per elaborare i nostri traumi e permettere l’evoluzione e l’emergere di nuovi valori.

La tua moda a 4,99€ costa molto, molto più di quanto pensi

Fenomeni commerciali come quello di Shein ci ricordano che la forma mentis iper-consumistica legata al meccanismo dopante della gratificazione istantanea è ben radicata nella società, anche il capo d’abbigliamento viene quindi concepito come strumento usa e getta dal ciclo vitale programmato a una manciata di giorni. La moda si adegua in questo modo ai principi contemporanei legati al bisogno di una fruizione veloce e inconsistente del prodotto, minacciando così anche l’ambiente.

Clara Immerwahr, la scienziata che tentò di impedire al marito di usare le prime armi chimiche

La storia di Clara Immerwahr, è uno dei più tristi esempi di una brillante scienziata la cui carriera e vita sono state segnate dalla subordinazione nei confronti del marito. Nata nel 1870 a Polkendorff, un piccolo paese prussiano dove non esisteva nemmeno una scuola femminile, dopo grandi sacrifici riuscì a ottenere il dottorato in chimica. La sua carriera brillante fu però stroncata dal matrimonio disfunzionale in cui era intrappolata con Fritz Haber che la relegò a un ruolo sempre più marginale e non solo: le applicazioni belliche delle ricerche di Haber l’allontanarono sempre più dalla sua passione e la spinsero irrimediabilmente nel baratro della depressione.

La caffeina, benzina del mondo, potrebbe sparire per mano del suo miglior amico: il capitalismo

Il caffè è la droga psicoattiva più diffusa e socialmente accettata al mondo, il carburante che ci permette di reggere i ritmi frenetici di produttività e performance che la società capitalista ci richiede. Parte di un sistema produttivo asfissiante e a sua volta causa della crisi ambientale rappresenta a pieno i fallimenti del sistema capitalista.

Perché “Girls” ha cambiato per sempre il modo di raccontare le donne

Nel corso di sei stagioni, la serie Girls ha cambiato il modo in cui le storie e i corpi delle donne vengono rappresentati sul piccolo e sul grande schermo e non solo per aver mostrato corpi non conformi, ma anche per aver raccontato il lato più oscuro e controverso del percorso di crescita di una giovane donna in una metropoli occidentale contemporanea.

Gli Stati continuano a fare debito come non ci fosse un domani, soprattutto per le nuove generazioni

Le ultime stime redatte dal Fondo Monetario Internazionale indicano un volume complessivo di debito pubblico e privato pari a 226mila miliardi di dollari – valore in assoluto più alto dal secondo dopoguerra – con un aumento rispetto al 2019 di circa 27mila miliardi di dollari, il più alto mai registrato. Al limite, gli allarmismi sugli elevati livelli di indebitamento vengono tacciati da molti come tabù fastidiosi a cui non vogliamo dedicare troppi sforzi e attenzioni. È invece necessario mettere in discussione il mito della crescita perenne – sfatato anche dall’ultimo report IPCC delle Nazioni Unite. Credere di poter vivere senza dissipare risorse appartenenti allo stesso ambiente che ci garantisce l’esistenza è solo l’ennesima delle grandi illusioni figlie di due secoli di incontrastato positivismo capitalista.

Se per la società non sembri triste, allora non puoi essere depressa

Fingere che la depressione non esista o ricondurla a un immaginario immediatamente riconoscibile consente di ridurre al minimo la complessità degli schemi con cui interpretiamo il mondo, insegna alle persone che ne soffrono a vergognarsene e a tutte le altre a fraintenderla o ad averne paura.
Abbattere una volta per tutte la nostra presuntuosa illusione di vivere in un mondo allineato con il nostro immaginario e sostituirla con l’empatia, la presenza e l’ascolto, è un atto di cura fondamentale nei confronti del prossimo, ma anche di noi stessi. La depressione è una malattia, non una colpa, né tantomeno una scelta, e qualsiasi essere umano, al di là delle proprie condizioni di salute del momento, desidererebbe appartenere a una società in cui, se starà male, non verrà respinto, né frainteso, né biasimato per questo.

“Pachinko” è la serie che ci insegna come affrontare la sfortuna nutrendo ostinatamente la speranza

Prima la pandemia, poi la guerra, il mondo sembra sempre più volgere verso un epilogo e per quanto si possa provare a far finta di nulla la costante sensazione di instabilità resta in sordina. Forse, è anche questa nuova sensibilità ad aver garantito a Pachinko un successo istantaneo e allora dovremmo accogliere, come Solomon, l’invito a fare i conti con le nostre origini per comprendere chi siamo e come resistere in attesa del momento giusto per ballare.

I diritti non sono mai conquistati per sempre, bisogna continuare a lottare per proteggerli

La bozza trapelata il 2 maggio della decisione della Corte suprema degli Stati Uniti che invaliderebbe la sentenza “Roe v. Wade” del 1973, storica decisione che per cinquant’anni ha garantito alle donne statunitensi il diritto all’interruzione di gravidanza, rappresenta una vera e propria dichiarazione di intenti che cinque giudici su nove – tre dei quali nominati dall’ex presidente Donald Trump durante il suo mandato – sostengono che la Roe v. Wade vada ribaltata. Un’eventualità che ci obbliga a ricordare che anche per i diritti già conquistati è necessario un continuo impegno civico di salvaguardia.

Attravreso molteplici immaginari Graziano Panfili svela l’animo umano

Dalle immagini di Graziano Panfili, così come dal racconto dei suoi progetti – sul figlio, su Pasolini, su Villa Adriana, per citarne alcuni – appare chiaro che la fotografia, attraverso il suo filtro, manifesti un’evidenza: mettendo il fotografo davanti a una realtà meno evanescente, lo aiuta a sviluppare una consapevolezza di sé. L’avvicinare i propri pensieri ai sentimenti, grazie a un’immagine, risulta così uno strumento potente a tutti gli effetti.

Russia e Cina non sono l’alternativa al capitalismo ma, piuttosto, il suo volto più estremo

Lo scoppio della guerra in Ucraina ha ricreato la contrapposizione tipica della Guerra Fredda, un po’ per nostalgia novecentesca si è arrivati a credere che l’antidoto al capitalismo, all’imperialismo e al neoliberismo abbia il volto di Vladimir Putin o di Xi Jinping. È un abbaglio ideologico dalle conseguenze devastanti, perché non si è compresa l’evoluzione della Russia e della Cina, ormai a tutti gli effetti potenze capitaliste e imperialiste.

I giovani lavoratori italiani sono i più stressati d’Europa. La cultura del superlavoro è tossica.

L’idea del superlavoro, che la società capitalista è riuscita a imporci nel corso dell’ultimo secolo, è così diffusa da spingere i dipendenti a usufruire di meno della metà dei giorni di vacanze a disposizione e a lavorare anche 100-200 ore in più rispetto a quanto è previsto da contratto e imposto dalla legge.
Bisogna liberarsi dalla “strana follia” della civiltà dei consumi, descritta da Lafargue come: “l’amore del lavoro”, spinta sino all’esaurimento delle forze vitali dell’individuo e della sua progenie”. La soluzione, apparentemente banale, sta nella riduzione dell’orario lavorativo a parità di salario.

Per reprimere i diritti LGBTQ+, in USA hanno scelto di ripartire dalla censura a scuola

La nuova legge, soprannominata “Don’t san gay” dagli oppositori e sostenuta dal partito Repubblicano entrerà in vigore dal primo luglio, mettendo in discussione e minacciando la libertà di espressione all’interno della scuola, dove ogni riferimento alla cultura LGBTQ+ diventerà un tabù. Una partita politica che sembra giocarsi sulle spalle dei più piccoli, gli unici che potrebbero risentirne di questa nuova forma di discriminazione.

Putin vuole “denazificare” l’Ucraina. Ma chi denazificherà la Russia?

La propaganda di Putin vuole far credere che la Russia stia “bonificando” l’Ucraina: una missione per estirpare dal paese le radici naziste. Si tratta però di un casus belli inventato e fallace, che non regge: la presenza di un numero esiguo di militari con ideologie neonaziste – per quanto grave – non rende l’Ucraina un Paese nazista,e soprattutto un paradosso considerando l’ampio numero di nazisti tra i soldati che combattono per il Cremlino.

“Il vecchio e il mare”, di Ernest Hemingway, è una delle più grandi metafore dell’esistenza

In Santiago il protagonista de “Il vecchio e il mare”non si individua soltanto un vecchio uomo di mare assediato dalla sfortuna, ma una rappresentazione universale dell’esistenza umana, che parte da un concentrato di storie di pescatori, di racconti di pesca, di vita cubana, di esperienze nel Golfo e di avventure sulla sua storica barca Pilar.

L’oblio oncologico è solo il primo passo, dobbiamo smettere di discriminare i malati di cancro

I progressi della ricerca in campo oncologico hanno permesso un sensibile miglioramento sia delle prognosi che delle aspettative di vita. Siamo però ad un paradosso: il lungosopravvivente italiano nonostante i miglioramenti della propria salute subisce ancora discriminazioni a causa della malattia pregressa, e la presentazione del ddl per il diritto all’oblio oncologico rappresenta un primo passo per permettere ai malati di migliorare la propria qualità di vita, ma da solo senza una rivalutazione culturale della malattia non servirà poi a tanto.

L’anarchia è libertà ed eguaglianza, dall’antimilitarismo di De André all’insurrezionalismo armato

L’anarchia, a differenza di quel che alcuni pensano, non significa “disordine” o “caos”, bensì “È ordine senza potere” come diceva il pensatore francese Pierre-Joseph Proudhon e secondo De André saper gestire il potere vuol dire in primo luogo riconoscere che i propri simili sono simili davvero, che le disuguaglianze apparenti sottendono una parità di fondo. Per De André l’anarchismo era una categoria dello spirito, un richiamo verso gli sconfitti come i protagonisti delle sue canzoni, vittime di una rete più ampia di rapporti di potere e sopraffazione, oppressi dalla società.

I talk show di oggi non sono altro che uno spettacolo di opinionismo narcisistico

Nei talk show lo chiamano “il contraddittorio”, nella realtà è fin troppe volte un fantoccio travestito da opposizione, informazione scadente travestita da pluralità. Un format consolidato in cui si stabilisce un filone dominante, all’interno del quale devono essere tutti d’accordo, e si affida a un personaggio eccentrico e volutamente fazioso il ruolo di contraddittorio. Una vera e propria indigestione di pareri e di volti, il più delle volte inutili ai fini del dibattito, ma fondamentali. Il trucco della spettacolarizzazione e della lite a tutti i costi crea così lo strano effetto insalata mista di personaggi e idee che il livello di share, purtroppo premia.

Per una coppia un figlio significa tante cose, anche molto, molto, meno sesso, ma nessuno te lo dice

Spesso chi decide di fare un figlio si trova più abbandonato che mai senza gli strumenti per far fronte a una simile impresa e con gli unici barlumi di aiuto rigorosamente a pagamento, e con prezzi tutt’altro che sostenibili. Così, le coppie, oltre ad affrontare un periodo estremamente complicato dal punto di vista fisico e mentale, a volte si trovano invischiate in una profonda crisi sessuale, una sorta di incubo, di cui non parla a nessuno perché andare in analisi è ancora considerato uno stigma, così come confidarsi con gli amici.

Il nostro corpo non è solo un oggetto tra le cose del mondo, ma il mediatore della nostra coscienza

In un’epoca in cui più lo si analizza e lo si esibisce, meno sembra esistere, il nostro corpo è paradossalmente diventato solo un oggetto tra le tante altre cose del mondo. “Useless Bodies?“, una delle indagini tematiche più estese mai realizzate da Fondazione Prada, creata dal duo di artisti Elmgreen & Dragset e visitabile fino al 22 agosto nella sede di Milano, investiga proprio lo status del corpo nell’era post-industriale e l’influenza che questo cambiamento ha su ogni aspetto della nostra vita.

La scuola italiana è nozionistica e obsoleta, deve cambiare il suo sistema di selezione dei docenti

L’ultimo concorso docenti ha scatenato un’aspra polemica tra i candidati, a cui sono state sottoposte domande a risposta multipla ritenute capziose e fuorvianti, oltre che esclusivamente nozionistiche. Un sistema inefficace e inefficiente che non da alcun peso alle conoscenze didattico-pedagogiche e alle competenze relazionali che possano servire ad accendere la curiosità negli studenti e a curare la relazione con il gruppo classe.

Con le sue foto, Enrico Rassu racconta i momenti in cui siamo più noi stessi, quando nessuno guarda

Le foto di Enrico Rassu, nato nel 1996, creano un immaginario per gli artisti della scena musicale contemporanea, partendo dalle domande “Dove vuoi andare?“, “Cosa ti rappresenta?“. Il giovane fotografo non si accontenta di restituirci quello che già sappiamo, a lui interessa soprattutto quello che c’è dietro, lo spazio intimo lontano dal palco: quei momenti qualunque in cui le persone, grazie allo sguardo di Enrico, sembrano rivelare se stesse.

In prima linea nei conflitti, le foto di Gabriele Micalizzi raccontano la cruda realtà della guerra

La domanda che sorge spontanea guardando le fotografie di Gabriele Micalizzi, scattate nei conflitti di tutto il mondo, dalla Libia all’Ucraina, dalla Siria all’estremo Oriente – scoprendo il racconto che c’è dietro, fatto di rischi e sacrifici – è: “Gabriele, perché lo fai?”. La sua risposta è spontanea, sintetica e appare tanto ambiziosa quanto scontata: “Per la Storia”. Una storia che continua a procedere e insieme a ripetersi e per questo va raccontata.

Giulia Bersani racconta, tra corpo e identità, la meravigliosa disperazione della giovinezza

Le immagini di Giulia Bersani, nata nel 1992, sono espressione di un’attenta capacità di osservazione e dimostrano una sensibilità matura e una sincerità nello sguardo difficili da trovare. Da sempre la fotografa racconta il mondo in cui è immersa, che conosce: quello della giovinezza, della scoperta e della cura dell’altro in una ricerca della propria identità che parla di amore per se stessi e per gli altri, di un’intimità che ha la forma della liberazione.

Per Putin la Russia guida una Guerra Santa anche contro i valori occidentali, come i diritti LGBTQ+

La manipolazione culturale e intellettuale attraverso la disinformazione e la propaganda è un’arma fondamentale nell’arsenale del Cremlino, con cui Putin giustifica l’abbandono del diritto internazionale e respinge le critiche alle politiche russe. Negli ultimi dieci anni, accentrando il potere nelle sue mani, Putin ha ripetutamente affermato che oscure élite occidentali stanno cercando di distruggere i valori tradizionali della famiglia russa, imporre l’ideologia gay ai bambini o addirittura sottoporli ad abusi sessuali. È con queste motivazioni che, pochi mesi la Duma ha approvato la normativa federale contro la “propaganda LGBTQ+”, poi firmata da Putin. La legge – che si inserisce nel solco delle cosiddette leggi “no promo homo” o “don’t say gay”, che vediamo rifiorire in Ungheria, Polonia e in diversi Stati degli Stati Uniti – vieta la “promozione dell’omosessualità” e, nella pratica, concepisce la tutela dei diritti umani come una vera e propria limitazione della sovranità.

Serve più coraggio per fare coming out nello sport italiano che per fare una discesa libera di sci

Praticare uno sport è una delle prime raccomandazioni che ci sentiamo ripetere fin da quando siamo bambini in virtù della sua funzione educativa. Sulla carta, infatti, lo sport dovrebbe veicolare valori di inclusione e appartenenza, ma nella pratica siamo ancora davanti a un mondo dominato da stereotipi di genere, valori eteronormativi e patriarcali che impediscono il raggiungimento di un’inclusione effettiva.

Incredibile: si può sostenere l’Ucraina e condannare Putin pur criticando gli errori dell’Occidente

Le nefandezze degli Stati Uniti non cancellano gli orrori di Putin, mentre oggi sembra prevalere la contrapposizione tra due poli: la Nato contro il resto del mondo. La realtà è ben diversa da una partita di Risiko e arroccarsi nella comfort zone del complottismo e delle colpe “degli americani” non è sinonimo di lucidità geopolitica o lotta al capitalismo occidentale. Bisognerebbe essere in grado di ragionare fuori dall’algoritmo delle fazioni e degli schieramenti preimpostati per evitare di ridurre tutto a numero tifo calcistico.