Perché i gay nella tv italiana possono essere solo macchiette?

Ridicoli e superficiali, senza fascino, né intelligenza e dalle vocazioni sempre uguali, i gay rappresentati nel cinema popolare degli anni ’70 e ’80 incarnavano quello che la società dell’epoca, cattolica e democristiana, si aspettava: cliché prevedibili che non turbavano lo spettatore medio, e, anzi, erano perfetti per esorcizzare la paura dell’omosessualità. Tutto questo accadeva quaranta, cinquant’anni fa, ma lo stereotipo della macchietta gay non è affatto tramontato, soprattutto in televisione.