Atlas
“Parenti serpenti” è il cinico ritratto dell’ipocrisia della famiglia italiana, soprattutto a Natale
Uno dei ricordi più nitidi delle feste di Natale che riesco a evocare, quando da bambino le trascorrevo a Sulmona, nella mia città d’origine, ha a che fare con un capitone. Un’anguilla, per chi non ha dimestichezza. Comprato per tradizione il 23 dicembre, o al massimo la mattina della vigilia di Natale, lo si manteneva vivo fino al momento della cottura. Un gesto che oggi mi appare in tutta la sua crudeltà ma che agli occhi di un bambino appena seienne non acquisiva un vero senso compiuto. Il capitone lo si metteva a nuotare prima nella vasca da bagno riempita...
Attualità
Se gli adolescenti si confidano all’AI è perché cercano chi li ascolti senza giudizio, senza trovarlo
Una mattina ho chiesto a Chat GPT cosa stessi facendo della mia vita. Mi rendo conto di scriverlo – e pensarlo – come se fosse qualcosa di cui vergognarmi, quando invece oggi è un’esperienza comune. A prescindere dall’utilità delle risposte che l’intelligenza artificiale, scandagliando il web, mi aveva rimandato con molta enfasi – respirare profondamente, fare una lista, meditare –, l’idea di rivolgermi a una macchina per trovare risposte ai miei dubbi nasceva dalla pretesa di ottenerne una il più possibile oggettiva. La tecnologia non ha emozioni, mi ripetevo, aspettandomi una sorta di manuale di istruzioni di cui seguire ogni...
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