Mi sono sottoposto a una seduta di rebirthing
Negli Stati Uniti potrebbe diventare illegale, ma in Italia sono ancora in molti a praticare questa disciplina. Vi racconto com’è andata la mia prima seduta di rebirthing.
Negli Stati Uniti potrebbe diventare illegale, ma in Italia sono ancora in molti a praticare questa disciplina. Vi racconto com’è andata la mia prima seduta di rebirthing.
Vi ricordate quando nei libri di storia si parlava di “un forte senso di malcontento che serpeggiava nell’aria” prima di una fragorosa catastrofe? Ecco, questo è più o meno il senso che si ha dell’attuale momento storico.
Cosa c’entra l’alt-right, la nuova incarnazione dell’estrema destra statunitense, con gli anime giapponesi? Più o meno quello che c’entra il ketchup con gli spaghetti: niente. Questa sarebbe stata la mia risposta fino a ieri.
I millennial sono un po’ permalosi. Insomma, la generazione “Fiocco di neve” è figlia di un’educazione e di una serie di contingenze che l’hanno spinta ad autodefinirsi come insieme di esseri unici e ipersensibili a ciò che potrebbe in qualche modo mancare di rispetto alle loro rivendicate peculiarità.
Ci voleva lui, Gabriele Mainetti, il regista di Lo chiamavano Jeeg robot, per far sì che in Italia si leggesse l’aggettivo “coreano” accanto alla parola “cinema”. Ma il cinema coreano è sempre stato il migliore.
Dopo la crisi economica del 2008, si è discusso molto di come riprendersi gli spazi abbandonati, di come far tornare a vivere questi luoghi, rendendoli utili e magari anche redditizi. Berlino e Lisbona ce l’hanno fatta alla grande, e anche Milano ci ha provato.
Siccome non sappiamo definire con certezza che cosa sia l’arte, forse dovremmo riflettere un momento su cosa voglia dire essere un vero artista o, per facilitarci il compito, su cosa l’artista non è.
Sono poliamorista da quando il mio fidanzato storico mi tartassò talmente tanto temendo che lo tradissi che alla fine lo tradii per davvero, per dimostrargli che il mio amore non si basava su quello, ça va sans dire. Non capì. Lo lasciai. Non so se è scritto sul Sito, ma essere poliamorosa non significa essere obbligati a frequentare costantemente più persone alla volta perché se no non si sta bene.
Una spianata di mattoni tutti uguali che piace tanto solo perché a Milano non ha concorrenza. “Less is more”, ma un progetto dovrebbe essere almeno qualcosa.
Gli anni passano e io rimango sempre più affascinato da come il Governo israeliano cerchi di nascondere la polvere sotto il tappeto, o, tradotto, da come le istituzioni provino a mascherare l’occupazione illegale di un territorio con immagini meno crudeli e più digeribili.
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Jeremy Corbyn. L’anticarrierista. Il parlamentare di secondo piano. Il leader riluttante. Corbyn legge ai bambini. Corbyn ha un gatto che si chiama El Gato. Corbyn parla a El Gato unicamente in spagnolo. Corbyn è stato avvolto in un’aura agiografica a partire dalla sua elezione a capo dei laburisti del 2015, e ogni incidente di percorso sembra averlo riconsacrato.
Se ci va bene, Bersani non rinuncerà tanto facilmente alla sagra della pecora. Ma fidatevi, non manca molto prima di vedere Di Maio e Di Battista duettare come dei novelli Paola e Chiara sul palco di un concerto di Vasco.
Se fosse possibile tracciare la posizione di ogni MacBook in cui è stata installata la suite Adobe avremmo una rappresentazione eloquente dell’imponente migrazione di una generazione di studenti di architettura: una nuvola impazzita di punti che si muovono in preda a turbolenti vortici e continue accelerazioni.
Cosa possono fare i dottori per calmare i traumi emotivi? I medici nell’antichità usavano diversi tipi di piante e sostanze di derivazione vegetale (ovvero, droghe) che placavano disturbi mentali e fisici.
Non troverete mai i dischi in vinile nell’elenco dei materiali riciclabili da differenziare, e scordatevi che ve li ritirino ai centri di raccolta. Ma, in fondo, chissenefrega: i dischi stampati oggi sono capolavori assoluti della musica, quindi chi mai avrà bisogno di riciclarli? Diventeranno tutti pezzi da collezione su discogs.com.
Cosa succede quando l’emiro di Kuwait ha il garage già pieno di Ferrari e Lamborghini e il suo faraonico palazzo arredato in un trionfo di poltrone Frau? Succede che inizia ad acquistare cacciabombardieri, ma rigorosamente Made in Italy.
Discutere di serie tv è semplice e non ci vuole molto per fare una classifica. Nelle solite liste ai primi posti ci sono sempre Sopranos, Breaking Bad, The Wire e Game of Thrones, ma le cinque migliori mai fatte sono altre.
Nasciamo con l’utero e, se ci pensate, è una cosa pazzesca. Abbiamo sei mesi e dentro di noi c’è già questo sacchetto di tre centimetri e due piccole ovaie che possono – potranno – generare una nuova vita. Non ci pensiamo mai abbastanza, noi donne, fino a una certa età.
Il termine “fake news” è ormai entrato a pieno diritto nel vocabolario collettivo. E no, non sto parlando della parola preferita da Donald J. Trump per screditare qualsiasi emittente televisiva o giornale a lui non favorevole. Parlo piuttosto del numero sempre più incontrollato di articoli e di post creati ad arte e diffusi per manipolare e influenzare l’opinione pubblica.
Le spacciano per masterclass, ma queste lezioni di cinema si rivelano inutili conferenze stampa, interviste all’italiana o teatrino di posa per discorsi da osteria.
Il paradosso Rosy Bindi: il meccanismo che fa apparire una donna più competente quando si avvicina a un’immagine mascolina.