Senza la sinistra sulle schede si sopravvive
Se “Sinistra” sparisce dalle schede, forse è perché finalmente abbiamo ritrovato parole più precise, più pregnanti. Potrebbe persino essere una buona notizia.
Se “Sinistra” sparisce dalle schede, forse è perché finalmente abbiamo ritrovato parole più precise, più pregnanti. Potrebbe persino essere una buona notizia.
Nel 2013 le vengono concessi i domiciliari. Nel 2014, forse per la prima volta nella sua vita, Santa Morina è una donna libera.
È facile liquidare le trasmissioni di Maria De Filippi come trash o come un modo divertente e poco impegnativo per passare la serata. Ma se dimenticassimo per un attimo il nostro vizio di deridere ciò che riteniamo non adeguato ai nostri standard culturali, forse potremmo apprezzarne anche le piccole battaglie culturali.
Com’è un campo rifugiati? E com’è la vita lì? Ci sono troppe storie, presenti e passate, con cui rispondere a questa domanda.
Mattei non truffa mai, è un venditore e sa che gli accordi capestro all’inizio fruttano, ma poi non fanno che crearti nemici.
Chi vuole acquistare animali di razza deve assicurarsi di avere tutte le informazioni necessarie per garantirgli una degna qualità di vita.
prp
La Nuvola di Fuksas a Roma e la Elbphilarmonie di Herzog & deMeuron ad Amburgo: analogie e differenze tra due edifici pubblici completati in ritardo e fuori budget.
Monte Verità, il cui nome originario è Monte Monescia, era un delizioso, bucolico luogo di ritrovo per giovani hippie, intellettuali, teosofi, artisti, nudisti e personaggi simili. O almeno, lo è stato fino al tramonto degli anni ‘20, fino a quando cioè un ricco barone decise di fare piazza pulita di tutta quell’ideologia against capitalism per erigere un albergo.
Fenomenologia dell’opera di Christopher Nolan, i 10 blockbuster intramontabili in una classifica.
I teen drama non sono più così teen e hanno un’audience molto più varia. Ma il giudizio sulla loro qualità non spetta ancora ai più giovani?
Papa Francesco ha tenuto il suo primo discorso in Cile. Ad accoglierlo non c’era un clima esattamente sereno.
Gli oggetti, la loro qualità, i loro autori sono secondari e interscambiabili: decisivo è dominare il circuito.
Sarà che Berlusconi non ha più nulla da perdere, ma queste elezioni iniziano a sembrare un’asta di Sotheby’s.
La vicenda che ha coinvolto Aziz Ansari, più che una ricerca di colpevolezza, dovrebbe essere uno spunto per riflettere su una cultura in cui una ragazza molto spesso fatica a prendere una posizione netta.
Un giorno in pretura non è solo una trasmissione di intrattenimento dal gusto sobrio: è anche un esempio concreto di quale sia il modo giusto di trattare certi temi.
Godless, la splendida serie Netflix di Scott Frank, prodotta, tra gli altri, da Steven Soderbergh, è una serie per modo di dire. Più vicina a un film di sette lunghe ore che alla precedente serialità western. E in questa strana lunghezza, ormai marchio di fabbrica di tanti prodotti Netflix, il far west trova la sua dimensione esatta, la dimensione adatta a raccontarne l’epica e a scoprirne le complesse psicologie.
L’importante è che ci sia un capro espiatorio, e che questo rappresenti un bacino elettorale meno rilevante di quello che si vuole conquistare. Per il resto, il populismo è democratico, chiunque può diventare il suo nemico.
I post di Maisto sono implausibili e dietro sembra nascondersi la sua stessa mano, ma la cosa più inquietante sono i follower accaniti.
Anche Dubai ha deciso di costruirsi un pezzo di cultura: una gigantesca cornice – ovviamente d’oro e con led integrati.
Come il pittoresco era contrapposto al sublime, all’estetica degli estremi, dei contrasti, dello sgomento, degli abissi temporali, dei vulcani e delle tempeste, così la smart city ripudia ogni eccesso, espelle dal suo panorama ogni conflitto, appiattisce il senso della storia in un idillio di equivalenti.
Il dubbio che Silvio vuole instillare nelle menti di chi nelle ultime tornate elettorali ha scelto di dare fiducia al Movimento 5 Stelle appare abbastanza chiaro: a parità di proposte, perché rischiare di finire come la Roma di Spelacchio?
Pierluigi Bersani sembra spinto da un’irrefrenabile pulsione di morte. Qualcuno lo salvi da se stesso, e dal suo masochismo.
Provate a ricordare un momento particolare della vostra vita in cui, per un motivo o per l’altro, vi siete sentiti paralizzati dalle preoccupazioni. Ora provate a estendere questo stato d’animo e questa sensazione all’intero arco di una vita. Forse avete appena capito cosa significhi dover convivere con l’ansia.
La prima guerra mondiale uccide 17 milioni di persone. L’Impero Austroungarico è collassato, e cose che davamo per scontate non esistono più. Tra queste, ci sono i confini nazionali. Nel 1919, Fiume è una polveriera pronta a esplodere.
La Milano Design Week è una di quelle cose in cui l’Italia si presenta, e si rappresenta, al meglio.
Ormai sono in tanti a reclamare l’impeachment di Trump. Ma sappiamo davvero che cosa comporti quest’eventualità? Chi arriverebbe dopo? Mike Pence.
Vorremmo che ci restituissero le vecchie puntate di Black Mirror, dove ogni episodio rappresentava un nuovo mondo, inesplorato e terrificante. Dove il lieto fine non era possibile perché nella vita questo tipo di finale è raro quanto una gemma preziosa.
Fino a qualche anno fa ci sbellicavamo tra Scherzi a parte, candid camera giapponesi e Ashton Kutcher assoldato per prankare vip su MTV: questa forma di“sentimento del contrario”– se vogliamo dargli un’origine pirandelliana forse un po’ troppo nobile– non poteva certo sfuggire alla fagocitazione di internet. Cosa c’è di più vero di un video su YouTube? Cosa c’è di più vero di uno youtuber, sarebbe meglio chiedersi.
Si prometteva una grande famiglia democratica. Un’americanata. Noi, con i racconti di Berlinguer in testa, c’abbiamo creduto. Purtroppo.
I quotidiani cartacei hanno perso il 50% dei lettori in dieci anni – aumentando, nel frattempo, appena del 4% su web. Le indagini sulla lettura ci confermano che la percentuale degli italiani che legge un libro oscilla da un decennio intorno al 40%. Non solo molta gente della mia età ha smesso di leggere libri e giornali, ma moltissima gente più giovane di me non ha mai iniziato.
Il collettivo di scrittori Wu Ming, su Twitter, l’ha già definita “fasciomatrioska”. È l’opera di occultamento della matrice fascista delle proprie idee in sigle e campagne che sembrano dedicarsi ad argomenti lontani dalla politica. Il fascismo spaventa, divide, allontana. Meglio trovare altre vie per parlare di sé: organizzare banchetti, farsi vedere. L’animalismo è una delle praterie dove si possono cacciare nuovi simpatizzanti e togliere alla sinistra alcuni dei suoi argomenti storici.
È plausibile che sostituire “io” con “noi”, per essere felici, potrebbe funzionare parecchio di più dell’annusare una tazza di caffè, ma c’è di più. C’è che per essere felici si dev’essere infelici. E che essere felici e basta, che palle. E che stress.
La Defence for Children International Palestine riporta che, ogni anno, dai 500 ai 700 bambini palestinesi vengono processati davanti a un tribunale militare israeliano. Nel 97% degli interrogatori non sono presenti né genitori, né avvocati, mentre il 75% dei bambini riferisce di aver subito delle aggressioni durante la detenzione.
Quello che la CEI, per bocca di suor Alfieri, ci sta proponendo, è di usare i soldi delle tasse di tutti per pagare un biglietto dell’autobus a chi vuole andare sull’autobus privato. Un autobus guidato da un autista che non è selezionato meglio di quello pubblico, né è meglio pagato; ma almeno arriva più in orario? Oggi no, domani – se lo paghiamo tutti un po’ di più – chissà.
Le indicazioni del DDL sulle disposizioni anticipate di trattamento sono omissive – non voglio essere intubato, non voglio essere rianimato. L’unica via del medico per obiettare sarebbe quindi quella di praticare una terapia medica con la forza, contro il volere del paziente. Per un atteggiamento del genere sì, andrebbe applicato un articolo di legge: è il 610 del Codice penale, intitolato “violenza privata”.
Di chi deve aver più paura, oggi, un europeista? Di un leader del M5S che glissa, prende tempo, mette le mani avanti, o di un leader del PD che abbraccia convinto la causa dell’Euro, salvo che rischia di perdere le elezioni, tornare nell’ombra e trascinare con sé anche questa causa?
Leggere un longform non è sempre facile: a volte i caratteri sono troppo piccoli, il telefono si mette a squillare dopo poche righe, oppure a metà del pezzo dobbiamo scendere dalla metro, lasciando la lettura in sospeso per recuperarla chissà quando, tra le schede aperte del browser. Per questo abbiamo selezionato per voi i dieci longform più belli e rappresentativi del 2017.
Lo studio di Demoskopika, divenuto in pochi mesi la bibbia della compagine xenofoba italiana, è un foglio di carta che dice tanto su un’emergenza in atto nel nostro Paese. Quell’emergenza è la violenza sulle donne, una violenza di genere che poco o nulla ha a che fare con la questione migranti. Un’emergenza che è sempre esistita e che non può essere risolta con la facile equazione barconi-stupri. È ora di capirlo.
Per ogni foto-profilo con una Vitti in bianco e nero sepolta dai suoi meravigliosi capelli, c’è una ragazza che si riconosce in un modello femminile alternativo, fuori dal comune: in sostanza, c’è una Manic Pixie Dream Girl, una giovane donna che si vanta del suo essere lontana dagli stereotipi abbracciandone uno ancora più subdolo, quello della ragazza diversa.
Il “cadavere” di Spelacchio, l’albero di Natale defunto che continua inesorabilmente a perdere pezzi al centro di Piazza Venezia, scatenando l’ironia e l’indignazione di romani e non, è un po’ la sintesi di diciotto mesi di governo a cinque stelle nella Capitale.
Roberto Saviano ha una grande fortuna: è ancora vivo. Allo stesso tempo Roberto Saviano ha una grande sfortuna: è ancora vivo. Una cosa che non va giù alla mandria da bar – trasformata ormai in una mandria virtuale – che, sostanzialmente, non gli perdona proprio questo: non essere stato ucciso.
È comprensibile empatizzare con degli operai che si sarebbero trovati sotto Natale senza un’occupazione, ma con questa campagna stiamo premiando e facendo guadagnare gli ultimi soldi alla stessa gestione che ha piegato una società con una storia di 123 anni.
arr
Sono oltre 250mila gli italiani residenti in Belgio, 30mila dei quali vivono a Bruxelles e rappresentano la terza comunità straniera della città.
In Albania l’ex ministro dell’Interno è stato espulso dal suo partito e rischia di finire in carcere perché accusato di essere colluso con un gruppo di trafficanti che riforniva Cosa Nostra nella Sicilia sudorientale.
Potremmo trovare nella traiettoria grottesca della classe media del futuro le linee di un destino più imprevedibile e aperto all’avventura, rispetto quello che attendeva Fantozzi ragionier Ugo, matricola 1001/bis, nel momento in cui varcava la soglia dell’Ufficio Sinistri per la sua prima giornata di lavoro.
La legge italiana non contempla ancora gli insetti come alimenti, ma nel mondo già quasi 2mila specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone.
Fra messaggi social, cialde di caffé e servizi delle Iene, ci stanno convincendo che in fondo i Riina sono poco più che personaggi folkloristici. E questo sì che fa paura.
Voci di strada dicono che Frank Lloyd Wright l’abbia definita “la stazione più bella del mondo”. Non ne abbiamo la certezza, ma di sicuro se passasse oggi non si accorgerebbe di molti dettagli che la rendono un gioiello dell’architettura italiana, ma solo delle nuove offerte di Victoria’s Secret.
L’arte non guarda in faccia a nessuno. L’arte non soggiace al diritto. L’arte non si preoccupa del giudizio dell’osservatore. E questo, per chiarire, vale per qualsiasi forma essa assuma.
compitipa
La prossima volta che sarete seduti a un tavolo e vi chiederanno del vostro regista preferito, fermatevi un attimo a pensare. Forse vi state dimenticando di Paul.
A San Domino, piccola isola delle Tremiti, 45 confinati catanesi, diedero di fatto vita nel 1939 alla prima colonia gay della storia italiana.
Come sono andate realmente le cose in quell’ottobre del 1985? Cos’è successo a bordo della nave Achille Lauro? E a Sigonella?
Molte persone non sembrano riconoscere la differenza tra contenuto dell’opera e vissuto dell’artista – no, in realtà è più sottile di così. Non è che non la riconoscono: chiunque sa riconoscere la differenza, poniamo, tra Adolf Hitler e uno dei suoi mediocri paesaggi. È che non la vogliono riconoscere. Carino quel paesaggio, di chi è? Di Adolf Hitler? Ah, allora è orribile.
Non è che Levante sia diventata pop, è che non è mai stata indie.
Per alcuni rimane valido l’assunto secondo cui gli uomini sarebbero sempre stati i barbari che amano la forza fisica, e le donne le uniche civilizzate e civilizzatrici. Ma non ci sono prove di questo nella letteratura o nella storia.
In principio la ninfomania era ritenuta una perversione, poi si guadagnò il titolo di patologia sessuale femminile, per poi perderlo nel 1992, quando l’OMS smise di considerarla tale. Scomparve definitivamente dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV) nel 1995 – o meglio, venne fagocitata all’interno della più ampia categoria dell’ipersessualità, nella quale rientra anche la satiriasi. Ma cosa significa esattamente essere ipersessuali?
88rising non è solo un’etichetta discografica: è un ponte tra Oriente e Occidente, al di là di tutti gli stereotipi.
Cosa c’è dietro gli abbandoni di Alfano e Pisapia? Probabilmente entrambi hanno constatato l’assenza di uno spazio in cui muoversi e agire, premessa fondamentale per ogni tipo di avventura politica.
Le vicende dei bambini intersex, a causa della poca informazione e della fragilità emotiva delle famiglie coinvolte, vengono di fatto gestite dal personale sanitario, che agisce il più delle volte in modo troppo precoce e in assenza di una formazione specifica.
Il caso di Orbassano è paradigmatico: installare un presepe a scuola non è un gesto di difesa della propria fede, ma un’imposizione della propria fede sugli altri.
Alcune delle più importanti associazioni internazionali di psicologi hanno rilasciato dei vademecum per spiegare ai giornalisti il modo corretto di raccontare gli attacchi terroristi e le stragi nelle scuole o in altri luoghi pubblici. Raccomandano sempre di non sensazionalizzare la paura procurata, di non rendere i responsabili delle star. Di non usare i loro nomi. Di non mostrare le loro foto. Chiedono di non far girare in modo ossessivo i video che documentano le violenze. E soprattutto di non diffondere un eventuale manifesto. Insomma, di non fare tutto quello che la stampa italiana continua a fare.
La guerra coi Confederati si fa sempre più vicina: ecco cosa è successo nelle ultime puntate della terza stagione di Gomorra
Per quanto possano sembrare ridicoli e incerti i primi passi di Liberi e Uguali, bisogna riconoscere che anche le più recenti storie di successo della sinistra europea sono iniziate così: frammenti di esperienze passate che tornano assieme, trovano leader che a volte sono facce nuove (Tsipras, Iglesias) e altre volte decisamente no (Corbyn), e occupano uno spazio esistente. Perché – e questo va sempre ricordato – uno spazio a sinistra esiste ancora, e se non lo occupa Grasso lo occuperà qualcun altro.
Il personaggio storico di Maria di Nazareth ha molto poco a che fare con ciò che progressivamente la Chiesa le ha proiettato addosso.
Essere chassidim, ieri come oggi, significa cercare di prendere quello che il mondo offre farne un uso positivo, perché “la materialità è neutral, sta a noi portarla nella sfera del bene”.
Un libro che alterna i deliri di un neogenitore alle accese digressioni politiche in difesa del MoVimento.
Il Presidente ha fatto sapere martedì 5 dicembre che sposterà l’ambasciata americana a Gerusalemme. Ciò significherà probabilmente una nuova ondata di violenze e un generale rimescolamento dei rapporti internazionali. Saprà gestire queste conseguenze?
Il cancro ti ha quasi uccisa e, mentre sai risorgendo da un corpo prostrato dalla malattia, tua madre inciampa, picchia la testa e va in coma irreversibile. Ti chiamano perché c’è da staccare la spina e tu devi tornare al paesino in provincia da cui ti sei liberata dopo un’infanzia a dir poco disfunzionale. Chi potrebbe ridere di tutto questo? Tutti, secondo Tig Notaro.
Nonostante sia da molti considerato una “religione di pace”, anche il buddismo può diventare simbolo e pretesto per lotte politiche che non hanno nulla a che vedere con il suo messaggio originale.
Il DOC da relazione si ribella alla fisiologica incertezza dei sentimenti: porta a scansionare di continuo il partner e le sue caratteristiche alla ricerca di difetti e mancanze, con tutta una serie di ripetizioni e abitudini che hanno soprattutto lo scopo mettere a tacere l’ansia, e che invece finiscono per alimentarla.
Esprimere un’opinione, per quanto sbagliata, è un diritto di tutti. Ma salvaguardare la salute pubblica è un obbligo dello Stato. Che ci piaccia o no.
Le questioni connesse all’identità o alla cultura sono diventate sempre più importanti negli ultimi decenni nella strutturazione del conflitto politico e nel comportamento degli individui durante questi ultimi decenni. E con l’immigrazione di massa, lo scontro si è spostato nell’arena dei conflitti.
Non era pensabile che un Savastano si facesse togliere così all’improvviso tutto quello che aveva conquistato. Ma la strada per tornare alla vetta non è facile.
La produzione americana ha fatto sentire troppo il suo peso, indirizzando il prodotto verso qualcosa di più “safe”, che probabilmente non vi terrà svegli fino alle due di notte.
Oggi l’aspettativa di vita di una persona sieropositiva è praticamente analoga a quella di un sieronegativo. Avere il virus ma non saperlo, invece, è un rischio enorme, potenzialmente fatale. Ricevere una diagnosi di sieropositività in tempo, per quanto ti cambi la vita, non ti fa rischiare di perderla.
fatelose
Le parole di Papa Francesco contro l’accanimento terapeutico hanno fatto scatenare un coro di voci contrastanti, tra estremisti cattolici e chi lotta per l’approvazione della legge sul biotestamento. Il realtà il Papa resta il Papa: non ha fatto altro che umanizzare il discorso sulla morte.
Per molti il cemento è un materiale poco estetico e gli edifici di cui è composto sono lugubri e malinconici. Forse però è arrivato il momento di apprezzare il brutalismo per quello che è: una delle vette più alte nella storia dell’architettura.
Il 4 dicembre del 2016 gli italiani furono chiamati alle urne: ufficialmente per dare il proprio assenso ad alcune “non lievi” riforme costituzionali, in pratica per scegliere tra il Governo Renzi e la Catastrofe. Poi ha vinto il “no”, e questa catastrofe avrebbe dovuto essere arrivata da un pezzo. Qualcuno ha visto qualcosa?
Žižek non è pop, è trap: se ne sbatte dei salotti televisivi entro cui ogni tanto vediamo stazionare qualche professore di filosofia, se ne sbatte di quello che conviene dire o scrivere. In questo è come Socrate, un vero filosofo, cioè un rompicoglioni da strapazzo; o, in maniera meno triviale, “un tafano” che importuna tutti, fa sorgere dubbi, ansie, preoccupazioni; e all’imperativo delfico gnōthi seautón (conosci te stesso!), Žižek sostituisce il più congeniale “guarda i Monty Python!”.
–
Ho il sospetto che questa sorta di competizione nazionale annuale per eleggere la provincia reginetta di bellezza tra le 110 concorrenti italiane è la dimostrazione di come dati e numeri, per quanto cristallini e scientificamente esatti, non sempre siano lo specchio fedele di ciò che succede o di ciò che veramente conta, specialmente in una realtà così complessa come quella di una città.
Lena Dunham sta mettendoci pochissimo a rotolare, dalle vette del più sgargiante femminismo, agli abissi del razzismo più infame. Fighetto. Paraculo. Raffinato ma degnissimo erede del suprematismo bianco. Il “razzismo hipster”, l’ha definito qualcuno, negli Stati Uniti.
Ho partecipato al seminario di Krav maga tenuto da Gabrielle Fellus, con ospite Tamir Gilad, uno dei massimi esperti di questa disciplina e divinità nell’ambiente.
Le chiamano Smart Drugs perché dovrebbero renderci più intelligenti, ma l’effetto potrebbe non essere diverso da quello di un caffè.
Gay sì, ma dire che ti piace prenderlo in quel posto, meglio di no. Sono questi gli effetti collaterali di un gigantesco fraintendimento sui cuori rossi con il simbolo dell’uguaglianza.
Sempre più spesso leggiamo articoli il cui titolo dice una cosa, mentre il contenuto ne dice un’altra. In quel caso, li condividiamo per il loro titolo – dando per scontato che la maggior parte dei nostri contatti non ci cliccherà sopra e non li leggerà davvero – o per il loro effettivo contenuto? O magari anche noi li abbiamo condivisi senza averli letti, perché ci siamo fidati della testata di riferimento. In questo caso la domanda è: nonostante tutto, crediamo che le grandi testate italiane abbiano ancora un certa affidabilità?
La comunità LGBT è un dispositivo teorico e retorico che funziona benissimo dall’esterno: ci impacchetta in un insieme ordinato e circoscritto con una mossa utile per i proclami politici e le operazioni di marketing. Ma la parola “comunità” stona decisamente con la natura reale dei rapporti che le persone LGBT intrattengono tra di loro: queste hanno in comune il fatto di essere (o di esser state) discriminate, ma spesso davvero nient’altro.
Eccola la sorpresa di questa terza stagione di Gomorra: è iniziata facendoci credere che tutto quello che avevamo visto finora fosse finito, che i vecchi boss fossero morti, che Don Pietro si fosse portato nella tomba il Gomorra che conoscevamo, e invece non è così.
Se c’era una logica nella sua follia era una logica razzista, non satanista. La stessa logica che rende Charles Manson, a mezzo secolo dal funerale degli hippy, una figura ancora attuale. Ed è anche quello che i giornali italiani non dicono: un po’ perché devono concentrarsi sulle coltellate, il sangue, i dialoghi pulp, un po’ perché Satana vende di più.