Il peso economico della Chiesa cattolica sulle casse pubbliche italiane non è un dettaglio: ogni anno l’apparato ecclesiastico costa allo Stato circa 6,7 miliardi di euro, con l’8×1000, l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, le esenzioni IMU, i contributi pubblici a scuole e università cattoliche, servizi appaltati a organizzazioni religiose, sconti su canoni e tributi locali, l’acqua gratuita. Ed è solo il flusso ordinario, a cui si aggiungono le spese di eventi straordinari come il Conclave e il Giubileo.
L’Italia è laica ma da 160 anni è il primo finanziatore della Chiesa, giubilei e conclavi inclusi
Il peso economico della Chiesa cattolica sulle casse pubbliche italiane non è un dettaglio: ogni anno l’apparato ecclesiastico costa allo Stato circa 6,7 miliardi di euro, con l’8x1000, l’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche, le esenzioni IMU, i contributi pubblici a scuole e università cattoliche, servizi appaltati a organizzazioni religiose, sconti su canoni e tributi locali, l’acqua gratuita. Ed è solo il flusso ordinario, a cui si aggiungono le spese di eventi straordinari come il Conclave e il Giubileo.