I giovani italiani sono consapevoli dei problemi legati a un percorso lavorativo precario e senza certezze. Per questo motivo hanno basse aspettative rispetto al trattamento pensionistico che li aspetta. Il 17,6% di loro ritiene che raggiungerà la vecchiaia con una pensione inferiore ai 500 euro, per non parlare delle donne italiane, che percepiscono ancora dei trattamenti di quiescenza inferiori rispetto agli uomini. Il ricorso alla previdenza integrativa – meglio se gestita da intermediari etici che coniugano efficienza economica con investimenti attenti all’ambiente e ai diritti umani – oggi, potrebbe rappresentare l’unico sostegno determinante per una vecchiaia dignitosa e serena, che contribuisca anche allo sviluppo di un’economia equa e sostenibile.