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"Bestiari, Erbari, Lapidari” è un film imponente, un omaggio ai mondi di animali, piante e minerali

“Quell’estate con Irène” racconta al meglio l’illusione di immortalità in cui viviamo da giovani

In “Vermiglio” c’è la dualità della vita e di ciò che siamo, ieri come oggi

“Iddu” non è un film sulla mafia, ma sul male


DI Alice Oliveri

Atlas

“Iddu” non è un film sulla mafia, ma sul male

“Bestiari, Erbari, Lapidari” è un film imponente, un omaggio ai mondi di animali, piante e minerali

“Quell’estate con Irène” racconta al meglio l’illusione di immortalità in cui viviamo da giovani

In “Vermiglio” c’è la dualità della vita e di ciò che siamo, ieri come oggi

“The Fall” ipnotizza e sconvolge, riflettendo sul potere trasformativo delle storie e del dolore

“Parthenope”, di Sorrentino, ci invita ad attraversare le cose invece di subirle

Nei suoi film Paul Schrader ha mostrato le contraddizioni, tensioni e fragilità della mente maschile

Nelle opere di Alberto Mielgo, tra cinema e nuovi linguaggi, l’amore è una società segreta

In “My First Film” è il fallimento il motore della vita. Quello terrorizzante dei nuovi inizi.

Hirokazu Kore-eda incarna l’universalità del cinema giapponese. “L’innocenza” lo dimostra.

“Habemus Papam” è la metafora perfetta della crisi politica da cui non siamo mai usciti

Con “Bianca”, Nanni Moretti ci ricorda che tutti non smetteremo mai di farci del male

“Unrelated” ci mette davanti alle possibili scelte che avremmo potuto prendere e non abbiamo preso

Desideriamo solo che il mostro dentro di noi sia accettato e amato, come in “The Elephant Man”

“La ragazza con la pistola”, di Monicelli, non si piange addosso, ma ride guardandosi alle spalle

Oggi consideriamo “sano” essere belli e impermeabili al dolore, come in “Crimes of the future”

“Orlando, My Political Biography” è un invito a cambiare e a lasciarsi trasformare dal tempo

“Great Freedom” ci ricorda che l’amore è l’essenza della natura umana, un atto di ribellione

“Festen”, di Vinterberg, non è fatto per intrattenerci ma per aprirci, in due o più parti

Sentirsi una nullità, a volte, è una grande lezione esistenziale. Come in “Ghost Dog” di Jarmusch.

“Kokomo City” rompe gli stigmi sociali mostrando senza filtri le vite di sex worker trans e nere

“La pianista” ci costringe a confrontarci con gli abissi umani che nascono dalla solitudine

In “Kinds of Kindness”, di Lanthimos, il limite tra nauseante e attraente è sempre più sottile

“Shakedown” è un viaggio sensoriale nel piacere libero

“I dannati” ci mostra che spesso non siamo solo vittime o solo carnefici, ma molte cose nel mezzo

“Gasoline Rainbow” racconta quel momento unico dell’adolescenza in cui possiamo essere ancora tutto

Essere se stessi richiede un prezzo da pagare, ma la libertà è inestimabile. Come in “Rosalie”.

“Human Nature”, di Gondry, ci mette davanti ai nostri limiti, mostrando quanto siamo ridicoli

“Sick of Myself” racconta perfettamente il nuovo paradigma della nostra epoca: soffro, dunque sono.

“Il giardino delle vergini suicide” è immortale

“Lo spacciatore” ci mostra che il costo che paghiamo per cambiare è fare i conti con noi stessi

Isabella Rossellini, con i corti sul sesso animale, mostra che siamo animali più di quanto accettiamo
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