Dobbiamo smetterla di pensare alle auto elettriche come alla versione “inferiore” di quelle “normali” - THE VISION

Spesso, quando si parla di elettrico, emergono ancora forti critiche, tra chi nutre profondi dubbi e chi arriva a delegittimare tout court la smart mobility. Come ogni volta che si fanno avanti nuove scoperte e cambiamenti in campo tecnologico, infatti sembra che come reazione spontanea gli esseri umani abbiano una sorta di rigetto oppositivo, fomentato da molti pregiudizi, che magari apparentemente sembrano anche logici, ma in realtà, appena si va a scoprire qualcosa in più finiscono per sgretolarsi e apparire nella maggior parte dei casi del tutto ingiustificati. I due principali punti di vista – o meglio, di svista – che emergono in relazione all’elettrico sono due, ovvero: la falsa credenza che le auto elettriche siano in realtà “poco sostenibili” e che siano una versione limitata delle auto che consideriamo “normali”. 

Sembra quasi che una parte di noi sia affezionata ai combustibili fossili che rendono l’aria irrespirabile, puzzolente e a tutti gli effetti tossica per la nostra salute. Una sorta di sindrome di Stoccolma che sembra collegata per una strana sorta di dispercezione sinestetica all’inquinamento acustico prodotto dai motori a scoppio, o forse alle impennate e alle sgommate che facevamo a quattordici anni – e che comunque si possono fare lo stesso anche senza benzina. Chi critica le vetture elettriche perché pensa che siano ancora troppo limitate e inadeguate a sfidare il mercato dei modelli a combustibile fossile sta prendendo una grossa cantonata.

In primis c’è un importante fattore ambientale. Non fatevi ingannare dalle fake news che circolano a riguardo: in Italia, la maggior parte dell’inquinamento urbano deriva proprio dalle macchine private, che contribuiscono sul totale delle emissioni prodotte dal settore dei trasporti per una percentuale che va tra il  58% e il 78%. Sempre in tema di ecologia, un altro falso mito è che le auto elettriche non siano veramente sostenibili. Intanto dovremmo partire dal presupposto che purtroppo per il solo fatto di esistere gli esseri umani hanno un’impronta ecologica, che si può ridurre il più possibile, ma evidentemente non si può annullare del tutto. Per quanto riguarda le vetture elettriche questo discorso è legato in particolare alle fonti energetiche utilizzate per alimentarle (come per esempio il nucleare), ma questo deve rappresentare una spinta di riflessione e ricerca condivisa per puntare su fonti di energia pulita e rinnovabile, e non un motivo per evitare questi mezzi di trasporto a prescindere. Lo sviluppo tecnologico infatti nasce sempre per rispondere a domande concrete della società. Inoltre, per sviluppare una mobilità efficiente e sostenibile sarebbe necessario sviluppare e implementare una visione in sinergia con il sistema energetico, cosa che nel tempo per forza di cose si sta sempre più spesso cercando di fare.

Collegata a questa falsa credenza c’è quella che la produzione di energia elettrica per le batterie causi emissioni superiori a quelle causate dalla combustione di diesel o benzina. È vero che la produzione e l’alimentazione delle batterie sia il punto più critico dei veicoli elettrici, ma secondo gli studi, considerando il loro intero ciclo di vita, le auto elettriche sarebbero a oggi i veicoli a produrre in assoluto meno emissioni. Le batterie agli ioni di litio, inoltre, quando non sono più utilizzabili per la mobilità, possono essere trasformate in accumulatori per lo stoccaggio di energia in altri ambiti e una volta raggiunto il loro fine vita, dopo 15/20 anni di servizio, possono essere completamente riciclate, cosa che ci permette di recuperare le loro preziose componenti, come litio, cobalto e manganese, oltre a nickel e alluminio.

MINI ha capito in fretta che la sostenibilità deve essere necessariamente diffusa come visione su più ambiti e attori, per questo oltre all’obiettivo di passare a un parco vetture totalmente elettriche entro il 2030, promuove progetti che portano avanti lo stesso concetto su più livelli, come per esempio quello della sensibilità ecologica legata al riciclo e alla raccolta differenziata, o della possibilità di sviluppare reti sociali, magari attraverso la ristorazione, e poi grazie all’urbanistica e l’architettura, così come il sound design, unendo i suoi tanti BIG LOVE che affondano le radici della vita in città e nutrono le tante possibilità che offre, senza per forza rinunciare al piacere. La prospettiva sull’elettrico deve cambiare proprio raccogliendo lo spirito promosso da MINI, il cui design sulle vetture elettriche continua a rappresentare il suo stile iconico, per poterne scoprire adeguatamente la coolness e vivere pienamente il suo valore senza tempo, sia a livello estetico che funzionale.

Un altro deterrente che fomenta un certo scetticismo è il costo della mobilità elettrica, in particolare in riferimento alla mobilità pubblica. Questa spesa, però, potrebbe essere più facilmente affrontata in partnership tra amministrazioni pubbliche e aziende. Anche a livello privato ci sono diversi incentivi per l’acquisto di auto elettriche, come ad esempio l’esenzione del bollo per i primi 5 anni, l’assicurazione ridotta ed altre agevolazioni. Inoltre, aspetto che spesso non si tende a considerare perché proiettato nel tempo, la minor usura rispetto ai motori a scoppio porta a un risparmio sensibile. 

I fattori positivi indiretti – e quindi meno evidenti – legati all’elettrico però sono tanti: diminuiscono infatti le patologie legate allo smog, le spese sanitarie e i conseguenti giorni di lavoro persi. Inoltre contribuisce a rafforzare la rete socio-economica, perché nelle città liberate dal traffico la qualità della vita si alza esponenzialmente, permettendo uno stile di vita più rilassante, sano ed equilibrato, in cui gli abitanti hanno più tempo, voglia ed energia per godere degli spazi urbani e dei vari servizi che offrono. Inoltre i motori più silenziosi disturbano meno l’ecosistema, sia per quanto riguarda gli esseri umani, che le altre specie animali. Ci sono infatti diverse persone altamente sensibili ai rumori che popolano le nostre grandi città in particolare, e che influiscono in maniera rilevante anche sulla possibilità di sviluppare particolari condizioni psicologiche e psichiatriche, dall’incremento dell’ansia alla schizofrenia, o incidono negativamente sulla capacità di concentrazione. Siamo meno propensi ad accorgercene consapevolmente ma i suoni e i rumori che ascoltiamo incidono in maniera fondamentale sulle nostre emozioni e sul nostro benessere.

Al momento sono soprattutto i centri urbani a essere attrezzati per l’elettrico, ma la verità è che sempre più spesso emergono esempi virtuosi anche su scala più piccola o dislocata. A questo proposito ci si augura che il comparto automotive inneschi strategie virtuose con le amministrazioni locali e a livello più ampio con le istituzioni pubbliche del nostro Paese e con l’Europa tutta. Attualmente, una parte non indifferente di smart city in Europa – mobilità compresa – riguarda centri con una popolazione di massimo 150mila abitanti e non mancano progetti in paesi da 5mila persone, in cui può risultare addirittura più semplice avviare modelli innovativi, superando più velocemente eventuali ostacoli burocratici e anche grazie al numero ristretto di abitanti. Infine, per chi è preoccupato dalle caratteristiche legate alla sicurezza, le auto elettriche sono molto più stabili e maneggevoli delle altre, grazie alla disposizione delle batterie, che ne ottimizza il baricentro tra la loro parte anteriore e posteriore.

Le vetture elettriche, al momento, rappresentano una svolta importante per la nostra vita alla luce dei rapidi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo. Le loro prestazioni, grazie alla ricerca e allo sviluppo, stanno rapidamente migliorando. I risultati in questo settore di anno in anno appaiono incredibili considerando il fatto che l’industria automobilistica si stia di fatto confrontando con una tecnologia completamente nuova. Anche i primi aerei inventati dai fratelli Wright non erano paragonabili ai voli commerciali che sarebbero seguiti poche decine di anni più tardi, rivoluzionando l’intero assetto delle relazioni umane sul nostro pianeta. Siamo di fronte a una fase delicatissima per l’ambiente e avere la possibilità di puntare su una tecnologia che ci possa consentire di ovviare o ridurre notevolmente le emissioni senza rinunciare al nostro modello sociale è quanto di più fortunato potesse capitarci.


Questo articolo è stato realizzato da THE VISION in collaborazione con MINI, che con le sue scelte di sostenibilità si impegna da tempo per il futuro e per rendere realtà il desiderio di un mondo più sostenibile già nel presente. La nuova gamma di modelli completamente elettrici garantisce una guida senza emissioni locali e, grazie alla combinazione di un design unico, di una tecnologia avanzata e di un’esperienza digitale coinvolgente, porta il DNA di MINI a un nuovo livello.

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