La prima donna trans a "Uomini e Donne" ha mostrato che la tv generalista non sa essere inclusiva - THE VISION

La nuova stagione di Uomini e Donne si era aperta con una grande novità: per la prima volta nella storia della trasmissione, sul trono si sarebbe seduta una persona che aveva concluso un percorso di transizione. L’arrivo di Andrea Nicole Conte, 29 anni, milanese, era stato preceduto da numerose anticipazioni e grande curiosità da parte dei fan del programma e anche da persone che solitamente non lo guardano, dato che ogni giorno Uomini e Donne viene visto da circa tre milioni di telespettatori e non capita tutti i giorni in Italia di avere la possibilità di parlare a un pubblico così vasto, eterogeneo e popolare come quello che segue i programmi di Maria De Filippi di diritti civili.

Prima del suo arrivo, però, nel pieno della discussione sul Ddl Zan, Andrea Nicole aveva precisato di non voler essere il simbolo di una battaglia identitaria: “non faccio politica, non ho secondi fini – ha dichiarato al Fatto Quotidiano – Penso però che la televisione possa favorire l’apertura della mente di molte persone che magari sono solo ‘impaurite’ da qualcosa che non conoscono”. 

Il 13 settembre Maria De Filippi ha salutato il suo ingresso con una lunga introduzione e con queste parole: “Quando ti ho conosciuta, io conoscevo il tuo trascorso. Sei arrivata in ufficio e davanti alla porta c’erano due signori ben piazzati. Ho visto come ti guardavano, ti hanno fatto un’analisi del corpo – ha continuato la conduttrice – non sapevano che lei fosse nata uomo e che fosse poi diventata donna. Guardavano una bella ragazza e se la ‘spizzavano’ tutta dalla testa ai piedi. Poi ho fatto vedere la tua fotografia a un autore televisivo, lui ha detto ‘È bellissima’. Allora io gli ho detto: ‘È nata uomo’”.

Maria De Filippi

Il discorso con cui Maria De Filippi ha presentato Andrea Nicole ha sollevato più di qualche perplessità. L’attivista Francesco Cicconetti si è scagliato contro la conduttrice in un lungo video in cui la accusava di aver usato verso Andrea Nicole dei complimenti che però sottintendevano tutta una serie di stereotipi contro le persone trans e in particolare contro le donne trans, come se il suo essere o meno una donna dovesse passare per forza attraverso l’approvazione dello sguardo maschile e dalla sua sessualizzazione.

Nella seconda puntata che la vedeva protagonista, Andrea Nicole ha affrontato i corteggiatori che si erano presentati in studio in una sorta di appuntamento al buio con lei e l’altra tronista Roberta Giusti. Quasi tutti i ragazzi avevano dichiarato di non sentirsi pronti a corteggiarla e la loro reazione ha costretto Maria De Filippi a intervenire in trasmissione rassicurando il pubblico in studio e il pubblico a casa che sia lei che Andrea Nicole erano perfettamente consapevoli che si sarebbe potuta creare una situazione simile.

Dopo qualche puntata la transizione di Andrea Nicole è passata in secondo piano per fare spazio alla sua relazione con i suoi due corteggiatori, Alessandro Verdolini e Ciprian Aftim.

Per chi non avesse familiarità con il programma, Uomini e Donne è un dating show, un programma per “creare coppie”. Nella versione del Trono Classico, l’età di chi corteggia e di chi viene corteggiato o corteggiata si aggira tra i diciotto e i trent’anni. Tra le regole c’è il fatto che i partecipanti e le partecipanti possono sentirsi solo tramite messaggi in una chat controllata dagli autori e i loro incontri – le famigerate “esterne” – si possono svolgere esclusivamente previo accordo con la produzione e solo davanti alla troupe e agli autori. Uomini e Donne è un programma televisivo e come qualsiasi programma ha delle regole che sono funzionali alla narrazione delle storie. Del resto, se le dinamiche tra i concorrenti non venissero riprese e raccontate, il programma perderebbe momenti salienti e quindi share, diventando meno appetibile per gli sponsor, fondamentali per le reti commerciali come Mediaset.

Andrea Nicole Conte

Il percorso dei protagonisti del programma si conclude con la scelta del tronista che di solito avviene tra due pretendenti; nonostante il regolamento preveda che il percorso di corteggiamento debba durare circa tre mesi, è possibile per il tronista o la tronista chiedere di anticiparla; un cavillo che permette alla produzione di allungare situazioni con un finale scontato. Nel caso di Andrea Nicole era evidente che la sua preferenza sarebbe ricaduta su Ciprian e la sua scelta era ormai imminente.

Durante la penultima puntata del suo trono, lo scorso 13 dicembre, Andrea Nicole ha letto un messaggio di Ciprian in cui lui le dava della poco di buono per aver baciato Alessandro, l’altro spasimante ancora in ballo. Le persone in studio hanno condannato le parole del ragazzo che non sembrava del tutto consapevole della gravità delle sue insinuazioni. Quando Andrea Nicole ha visto Ciprian sotto attacco ha cercato di minimizzare l’accaduto scatenando la dura reazione di Maria De Filippi: “Ciascuno di noi è portato a proteggere la persona con cui ci siamo rapportati […] Quando tu rifiuti che quello possa essere un insulto, è perché tu non ammetteresti mai di aver capito male una persona”. Le parole della conduttrice devono aver colpito la tronista, che ha scelto di chiudere la questione abbandonando lo studio e lasciando il dubbio su un eventuale perdono del suo corteggiatore dopo l’ennesima mancanza di rispetto nei suoi confronti, l’ultima in ordine di tempo.

Nella puntata successiva Maria De Filippi ha chiamato a centro studio Alessandro per dirgli che Andrea Nicole e Ciprian avevano qualcosa di importante da dargli. I due hanno fatto il loro ingresso accolti con grande freddezza per confessare ad Alessandro che all’indomani dell’ultima discussione Ciprian si è presentato a casa di Andrea Nicole contravvenendo al regolamento; lei lo ha lasciato salire, i due hanno parlato, sono andati a letto insieme e l’indomani hanno avvisato la produzione di quanto accaduto. A quel punto Gianni Sperti – opinionista del programma insieme a Tina Cipollari – ha sbottato accusando Andrea Nicole e Ciprian di essere due persone disoneste. Sperti si è accanito in particolare sulla tronista rinfacciandole la possibilità che secondo lui le è stata data dal programma: “disonesta è stata lei con tutto quello che la produzione ha fatto per lei – ha detto – tu hai avuto un’importanza notevole, per la società era importante il tuo percorso […], non c’è differenza tra un uomo e una donna, ma tra persona per bene e persona non per bene, e tu sei una persona non per bene”, ha concluso tra gli applausi del pubblico in studio.

Gianni Sperti e Tina Cipollari

A questo punto bisogna ricordare che all’interno di Uomini e Donne non è la prima volta che i o le partecipanti infrangono il regolamento e sono state numerose le persone ad aver nascosto di avere relazioni al di fuori del programma, ma questo non è stato il caso di Andrea Nicole, che nonostante abbia ceduto alle lusinghe del suo corteggiatore, ha provveduto subito a informare la produzione. Eppure su di lei per lunghi minuti gli opinionisti si sono accaniti con una violenza verbale che è sfociata nel vero e proprio slut shaming.

“Io sono una persona a prescindere dal messaggio che porto e dalla mia storia”, è stata la risposta di Andrea Nicole agli attacchi che le venivano rivolti, ma la sua fermezza non ha fatto altro che aizzare ancora Sperti e Cipollari contro di lei, arrivati ad accusarla – senza nessuna prova – di avere da tempo una relazione con Ciprian con la tacita complicità di Roberta Giusti, l’altra tronista.

Un accanimento che si può spiegare con il modo in cui la televisione generalista racconta ancora oggi le minoranze e in parte anche le donne. A queste persone gli spazi vengono elargiti per gentile concessione di qualcuno, ma quegli spazi così come vengono concessi possono essere revocati in qualsiasi momento. Basti pensare al fatto che sta diventando una pratica consolidata quella di affidare alle donne dei monologhi in cui vengono raccontati drammi, tragedie e sofferenze con il risultato che il loro ruolo all’interno di alcune trasmissioni sta diventando sempre più marginale.

Il caso di Andrea Nicole conferma questa tendenza. Le è stato concesso uno spazio, ma lei anziché ringraziare e sottostare alle regole, ha osato fare di testa sua e per questo deve pagare con la pubblica gogna: questo il messaggio urlato forte e chiaro nello studio di Uomini e Donne per bocca degli opinionisti che hanno tenuto banco quasi per tutta la durata del segmento di Andrea Nicole, conclusosi con un intervento forse tardivo di Maria De Filippi in sua difesa.

Il pubblico del programma, però, non è rimasto indifferente a quanto accaduto. Diversi utenti hanno affidato a Twitter il loro scontento soprattutto nei confronti di Gianni Sperti e della scelta di rivangare in continuazione il percorso personale di Andrea Nicole mettendo al centro della discussione la sua transizione.

Se infatti per le donne gli spazi si stanno riducendo, per le donne trans e per la comunità Trans le cose non vanno meglio. Un anno fa suscitò grande scalpore l’intervista fatta da Serena Bortone a Vittoria Schisano durante la trasmissione Oggi è un altro giorno, in cui davanti alle rimostranze dell’attrice che aveva chiesto esplicitamente di non fare menzione del suo percorso di transizione, la giornalista ha risposto ponendo l’accento proprio su quel periodo della vita dell’intervistata. Come spiega anche Disclosure, un documentario che analizza la rappresentazione della comunità trans da parte di televisione e media americani, con interventi di studiosi e studiose, analisti e attiviste, film, serie tv e interviste contribuiscono all’immaginario che il pubblico sviluppa della comunità trans ma che presenta ancora delle problematiche. Dando voce direttamente alle persone trans o a persone che hanno prima vissuto e completato il proprio percorso di transizione, è possibile guardare a certi temi con occhi nuovi: un’operazione tanto necessaria quanto impensabile oggi in Italia, dove i tentativi di raccontare e dare voce alla comunità trans da parte della televisione generalista sono stati fino a questo momento fallimentari.

Vittoria Schisano

Anche se già dopo l’intervista a Vittoria Schisano il moto di indignazione fu pressoché unanime, da allora poco è cambiato, come dimostra il percorso fatto da Andrea Nicole a Uomini e Donne. Invitare persone transgender o persone che hanno completato o stanno effettuando un percorso di transizione senza un’adeguata preparazione da parte di chi racconta quelle storie può essere controproducente se non si fa un corretto uso del linguaggio e se non si mostra rispetto nei confronti delle loro scelte. Andrea Nicole non voleva essere un simbolo, ma vivere il suo percorso di donna all’interno di una trasmissione di intrattenimento come tante prima di lei hanno fatto e come tante dopo di lei faranno, ma l’epilogo della sua storia ha dimostrato che l’atteggiamento usato nei suoi confronti nascondeva delle insidie.

Se da un lato quindi la televisione ha dimostrato di non essere ancora pronta a cogliere i cambiamenti a cui la società va incontro, dall’altro il pubblico si è dimostrato più attento e inclusivo di chi lavora ai programmi che guarda ogni giorno. Grazie a una maggiore sensibilità al linguaggio, alla crescente incidenza nei social e complici i sempre più numerosi programmi di intrattenimento con concorrenti non binari, queer e trans arrivati nel nostro Paese grazie alle piattaforme streaming, forse qualcosa sta veramente cambiando. Il pubblico sembra pronto, la televisione generalista italiana non ancora.

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