Guardandomi indietro nei mesi appena trascorsi, credo di poter dire con abbastanza certezza che l’ingresso nell’età adulta, per me, è iniziato a partire dal ventottesimo compleanno. Ammetto di averci messo un po’ per capirlo, in un’epoca che ha completamente dissolto il valore di quelli che a lungo sono stati i riti di passaggio legati a questa nuova fase di vita. Di mese in mese, però, i segnali si sono fatti sempre meno ignorabili: le prime gravidanze delle amiche, gli inviti sempre più numerosi per matrimoni di coetanei, il confronto con colleghi stagisti in aria di laurea triennale, con cui per...
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