Uno dei molti concetti che mi sembra sia stato modificato dai passaggi generazionali, per il modo del tutto diverso in cui la mia generazione, ovvero quella degli attuali venti-trentenni, lo percepisce ed esprime rispetto alle precedenti, è senz’altro quello di coscienza politica. L’allontanamento da una politicizzazione strettamente legata all’atto del manifestare, del fare rumore, del muoversi collettivamente per cambiare lo status quo, sembra far pensare ai nati tra gli anni Sessanta e Settanta che le nuove generazioni siano geneticamente prive di questo tipo di coscienza e interesse. E il più delle volte, dato che questo modo “tradizionale” di intendere la...
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