Ormai viviamo dentro una gigantesca trappola: sui social, sempre più influencer ci sponsorizzano la loro “fortuna”, cioè quella di fare un lavoro che amano, oltre che lautamente retribuito. Ciò contribuisce a creare un’invidia sociale diffusa che si riflette in un senso di insoddisfazione accentuato verso la nostra realtà più routinaria, talvolta estremamente faticosa sia sul piano economico che pratico. D’altro canto, siamo ancora schiavi di quell’aforisma secondo cui “Il lavoro nobilita l’uomo” e dunque, già insoddisfatti e con la percezione di aver fallito nella vita e nella carriera, sprofondiamo nell’abisso dell’iperproduttività, diventando i burattini di qualcun altro, sempre più incapaci di...
Segui Giulia su Twitter.
Seguici anche su: