Dobbiamo tornare a scoprire il valore umano delle piazze, intese come agorà greche - THE VISION

C’è una famosa frase che dice “Fai il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. Purtroppo, però, chiunque ci sia riuscito, e lavori da abbastanza tempo, sa bene che desiderare di trasformare nella propria professione i propri sogni e passioni rischia di corromperli e di farceli sacrificare e perdere per sempre. Anche facendo ciò che si ama, infatti, bisogna trovare dei modi per alimentare quello stesso amore, che al pari di qualsiasi relazione rischia altrimenti di esaurirsi, sfibrarsi, come se quel piccolo fuoco che ci permette di andare avanti necessiti a sua volta di attenzione e di cura e quindi di qualcos’altro che lo nutra. Una sorta di piccolo Calcifer, come il demone de Il castello errante di Howl di Miyazaki Hayao, che consumandosi ci consuma. Una cosa che mi affascina sempre di questo film è la capacità del mago, Howl, di mantenere coeso un mondo in pericolo, e che continua a cambiare forma. Un mondo fatto di luoghi della memoria e delle emozioni, tratteggiato da legami di cura. E si direbbe proprio sia questa la sua più grande stregoneria. È possibile essere ottimisti anche nelle situazioni difficili e nei periodi di cambiamento, anzi, è proprio in questi momenti che l’esserlo fa la differenza, permettendoci di immaginare strade nuove e soluzioni inaspettate per trovare una nostra personale felicità e dar forma alla più profonda capacità d’amare.

Tutti prima o poi ci siamo chiesti che cosa sia l’amore, in particolare quando il romanticismo e le idealizzazioni con cui siamo cresciuti iniziano a vacillare, o magari crollano rovinosamente. E nella maggior parte dei casi abbiamo capito che non era assolutamente quello che ci eravamo immaginati, o che ci avevano fatto credere, ma qualcosa di ancor più potente e profondo, che si manifesta quando un sentimento è abbastanza forte da tradursi in pratica, in esercizio quotidiano, in azione, dandoci forma e permettendoci davvero di influenzare positivamente l’ambiente che ci circonda; o abbastanza grande, ampio, pervasivo, capace di estendersi ben oltre la nostra singola persona e le conoscenze che ci stanno intorno fino ad arrivare a persone sconosciute; territori lontani, ma sui quali possiamo comunque avere effetti importanti, come ad esempio i ghiacciai o gli oceani, ma anche Paesi sfruttati; o altre specie, che saremmo portati ingiustamente a considerare molto diverse da noi. Questo tipo di amore ci porta a un’estensione dell’ampiezza dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni, così come della loro intensità, in tutti gli ambiti dell’esistenza. Per questo MINI ha battezzato Big Love il suo atteggiamento ottimista alla vita, che da sempre spinge il brand a notare la bellezza nell’unicità e nei particolari, nella ricchezza della differenza, riconoscendo il potenziale di nuove prospettive o modi di pensare.

L’azienda non dà forma a questi valori solo attraverso le sue auto, ma anche innescando collaborazioni significative, come per esempio quella con l’associazione Plastic Free, che con i suoi eventi di tutela ambientale diffusi su tutto il territorio Italiano agisce l’amore per il pianeta e per gli ecosistemi che ospita, innescando quel profondo legame di affezione necessario per tutelare e difendere il nostro habitat. Questo sentimento, infatti, è fondamentale per spingerci a cambiare le nostre abitudini e ad agire in maniera rapida e immediata nella giusta direzione, perché porta a una profonda apertura dei nostri confini, spingendoci a percepire l’oggetto amato come parte di noi, e ampliando il nostro “egoismo”, facendogli superare i confini del nostro sé. L’empatia nei confronti dell’ambiente, così come delle altre specie, infatti, oggi è tutt’altro che spontanea, perché viviamo in un ambiente altamente urbanizzato, artificiale e tecnologico, cosa che ha sicuramente dei grandi effetti positivi, ma al tempo stesso ci allontana dalla natura e dagli animali, ci educa e ci abitua ad altro. Anche per questo, come diceva il filosofo Bernard Stiegler, dobbiamo trovare il modo di “reincantare il mondo”, dandoci occasioni e tempo per coltivare questo senso di meraviglia nei confronti del nostro ambiente.

Ma è possibile coltivare questa attitudine nei confronti della vita e degli altri anche in città, anche se è innegabilmente più difficile e le occasioni per farlo minori. Per questo MINI ha dato vita alla collaborazione con Exit – Gastronomia Urbana, realtà guidata dagli chef Matias Perdomo e Simon Press e del maître-sommelier Thomas Piras, co-fondatori e partners del progetto, a Milano, al centro di piazza Erculea, a due passi dalla Torre Velasca e dalla Statale. Una delle zone che meglio restituiscono il fascino e l’identità di Milano, con tutti i suoi pro e contro. Tutto è pensato per dare l’occasione a chi ci si ferma di innescare una nuova relazione con l’ambiente urbano, qui particolarmente austero e per certi aspetti severo. Exit, senza rinunciare a un linguaggio moderno e a un sistema di significati stratificato, dà vita a un luogo profondamente accogliente, che nutre la voglia di fermarsi, restare, ricaricarsi, in cui vige semplicità, autenticità e trasparenza, quei valori che di solito andiamo a cercare lontano dalle città, negli ambienti meno antropizzati.

Questa realtà – che ruota intorno al fulcro dell’esperienza gastronomica, da sempre considerata nei Paesi mediterranei come punto fondamentale di convivialità, incontro e scambio tra le persone – ha saputo arricchire l’identità di un luogo che Milano riconosce come suo, un cambiamento nato dall’esigenza di offrire un servizio aperto e disponibile, pronto ad accogliere a tutte le ore del giorno, che ispiri una sorta di autorevolezza capace di accogliere invece di respingere. E questo sia grazie al linguaggio architettonico che parla, sia grazie alla cucina che offre. “Big Love Square” – questo il motto ideato da MINI per ribattezzare la piazza che ospita il progetto – invita infatti a uscire dagli schemi pur ritrovandosene al centro, creando una comunità coesa e autentica anche negli spazi urbani apparentemente più severi, riattivandoli, attraverso un’atmosfera libera e accogliente. Non a caso, infatti, Exit – Gastronomia urbana, ospiterà molte occasioni di incontro organizzate da MINI, capaci di trascendere l’esperienza del cibo, dandole ulteriori significati e restituendo lo spazio pubblico, altrimenti di passaggio, agli abitanti della città, diffondendo il concetto di BIG LOVE e le sue tante declinazioni e sfumature per alimentare anche una visione della realtà meno convenzionale.

Le attivazioni urbane, così come i servizi che i volumi della città ospitano, giocano coi flussi che il tessuto delle città indirizza, orienta e contiene, dando vita a un movimento ciclico simile a quello delle maree, e a ben vedere principale indicatore della vita stessa, che si espande e si contrae, pulsando in continuazione. Anche i nostri sentimenti e le nostre emozioni seguono un andamento simile, proprio come gli elementi che danno forma all’ambiente in cui viviamo (sia esso naturale o urbano), che influenza la nostra esistenza, anche a livello sottile, molto più di quanto possiamo immaginare. Mantenere vivo il nostro fuoco, nutrendolo di esperienze condivise, incontri, scoperte, sogni, ci permette di poter tornare sempre a un nostro centro sicuro, acceso, per poterci ricaricare nei momenti più faticosi e sfidanti, e poi rimetterci in gioco, aiutando gli altri e lasciandoci aiutare, con leggerezza e spontaneità. È quindi fondamentale darsi la possibilità di godere a pieno di ogni piccola cosa capace di offrirci una tregua, un suono, un profumo, un colore, un piatto, un viaggio condiviso con qualcuno, il paesaggio che cambia e ci accoglie incorniciato da un finestrino, ricordandoci sempre che la nostra individualità può crescere e sbocciare solo quando inserita in una comunità guidata da valori positivi.


Questo articolo è stato realizzato da THE VISION in collaborazione con MINI che, oltre a impegnarsi con le sue scelte per un futuro più sostenibile, ha ribattezzato “Big Love” una prospettiva, in generale, più positiva sulla vita. In partnership con Exit – Gastronomia Urbana, situata a Milano, nel centro di Piazza Erculea, MINI ha creato la BIG LOVE SQUARE: un luogo per promuovere una serie di iniziative ed eventi utili ad una visione della realtà meno convenzionale e a creare una comunità vera e coesa.

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