“Aragoste a Manhattan”, l’ultimo film del regista messicano Alonso Ruizpalacios, mostra perfettamente come il cibo che esce dalla cucina di molti ristoranti delle grandi città sia il prodotto di un sistema profondamente rotto e malato, un meccanismo che macina e scarta le persone senza la minima esitazione. Ciò con cui lottano i protagonisti – cuochi e camerieri – è trovare un senso di sé, di comunità e di fratellanza nel lavoro, per sopravvivere all’interno dell’inarrestabile macchina del capitalismo globale.