Spesso ho l’impressione che i ministri di questo governo si trovino lì per caso, come se fossero stati estratti a sorte e inseriti nei propri ministeri per qualche congiunzione astrale. Non è più un discorso sulle ideologie, sul fascismo-sì fascismo-no, o sul gioco degli schieramenti: semplicemente mi chiedo se abbiano le competenze per ricoprire quei ruoli o anche la cognizione di causa. Quando Matteo Salvini fu nominato ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, mi chiesi che conoscenze avesse sulle materie in questione e come avrebbe agito. Dopo circa due anni a ricoprire questa carica più da influencer che da ministro,...
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