45 volontari stanno testando il vaccino contro il coronavirus negli Stati Uniti

I ricercatori del Kaiser Permanente Washington Research Institute di Seattle, nello stato di Washington, hanno inoculato il vaccino sperimentale contro il coronavirus nel primo dei 45 volontari che si sottoporranno alla sperimentazione. Si tratta della manager di una piccola azienda che lavora nell’ICT e, come gli altri che si sono fatti avanti, riceverà una seconda dose tra un mese esatto, oltre a 100 dollari come forma di pagamento. mRNA-1273 è il nome di questo primo vaccino sviluppato dalla statunitense Moderna Inc., la prima ma non l’unica a occuparsi della profilassi per l’immunizzazione dal coronavirus. Gli scienziati di Seattle, come la maggior parte dei loro colleghi nel mondo, hanno concentrato i loro studi su una particolare proteina, detta “di superficie” (il termine scientifico esatto è “spike protein”), che rende il virus riconoscibile ai nostri occhi e che gli permette di entrare nell’organismo umano. Riuscire a bloccare tale proteina significa impedire alla COVID-19 di manifestarsi. Per farlo, i ricercatori hanno copiato la sezione del codice genetico del virus che contiene le istruzioni per ricreare la proteina di superficie, e l’hanno “rinchiusa” nel vaccino sperimentale.

In questo modo, una volta inoculato nel corpo umano, dovrebbe spingerlo a produrre da sé una versione innocua della proteina stessa, innescando la reazione del sistema immunitario. Gli anticorpi che verrebbero sviluppati in questo processo potrebbero poi essere usati per combattere il vero virus, qualora vi entrassimo in contatto. Si tratta di un metodo del tutto diverso rispetto alla normale procedura vaccinale in tempi non emergenziali, in quanto normalmente il vaccino consiste in una dose, riprodotta in laboratorio, del virus “morto” o “indebolito”. Anche se i primi test dovessero andare bene, in ogni caso, si tratta di una strategia contro la COVID-19 che potrà essere messa in campo nel lungo termine, in quanto richiede ancora mesi di sperimentazione, e non di una soluzione immediata.

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