Il 3 aprile non finirà il lockdown. La quarantena sta funzionando, ma non basta.

In un’intervista al Corriere della Sera il premier Giuseppe Conte ha anticipato che il governo è pronto a prorogare entrambe le scadenze stabilite dai precedenti decreti, sia quella del 25 marzo, data in cui avrebbero dovuto tornare all’opera gli esercizi commerciali, sia quella del 3 aprile, giorno in cui avrebbero dovuto riaprire le scuole. Questo perché, nonostante le misure di contenimento abbiano finora evitato il collasso del sistema sanitario, la curva dei contagi è ancora in salita e il picco, inizialmente previsto ieri, avverrà in realtà probabilmente questo weekend. Proprio perché l’autoisolamento sta dando buoni risultati, tuttavia, il premier ha invitato i cittadini a rispettarlo e, in merito alle polemiche di questi giorni sull’attività fisica all’aperto, ha fatto sapere che per ora non sono previste altre misure restrittive, ma che se non saranno rispettati i divieti queste verranno prese in considerazione.

Dal punto di vista dell’economia, il premier ha riferito che il governo è in procinto di firmare un decreto che punta a sbloccare investimenti pubblici per alcune decine di miliardi di euro, sul quale spera di ottenere una larga convergenza in Parlamento, anche dai banchi dell’opposizione. Ha anche annunciato che Palazzo Chigi sta studiando una modifica della legislazione in termini di golden power, che permette allo Stato di bloccare alcuni investimenti esteri se questi intaccano asset industriali o aziendali strategici.

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