Per la prima volta in Cina non c’è nessun nuovo caso di coronavirus
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Nella giornata di mercoledì 18 marzo in Cina non si è registrato alcun nuovo caso di contagio interno da COVID-19 da quando, tre mesi fa, è scoppiato il primo focolaio nella città di Wuhan. È la prima volta che succede, confermando l’efficacia della strategia del lockdown cominciata il 23 gennaio scorso. Dal 13 marzo, alcune restrizioni sono state tolte, concedendo ai cittadini di uscire in alcune città. Le autorità di Pechino hanno dichiarato che i 34 nuovi casi confermati mercoledì provengono dall’esterno del Paese. I contagi totali nel Paese finora sono stati 80.928, con 3.245 morti e 70.420 guariti. Ieri sono morte in tutto 8 persone, tutte residenti nella provincia di Hubei.

“È chiaro che le azioni intraprese in Cina hanno quasi portato alla conclusione della prima ondata di infezioni”, ha detto il capo del dipartimento di epidemiologia dell’Università di Hong Kong Ben Cowling al New York Times. “La vera domanda è cosa succederà se si verificasse una seconda ondata, perché le misure adottate dalla Cina potrebbero non essere sostenibili sul lungo periodo”.

Al momento, quindi, è l’Italia il Paese più colpito dalla COVID-19, con il maggior numero di casi attivi, 28.710 contro i 7.263 cinesi. Non è comunque escluso che anche a Wuhan si verifichi una nuova ondata, con conseguenze disastrose: non è infatti ancora chiaro come Pechino gestirà le prossime settimane e se si verificherà o meno un ritorno alla normalità.

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