Giuseppe Porrovecchio, Autore presso THE VISION
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Giuseppe Porrovecchio

Gli articoli di Giuseppe Porrovecchio

“Mysterious Skin” ci ricorda che il passato non muore mai

“Happy Together” ci ricorda che spesso l’amore o straripa o si consuma nel silenzio

“Compagni di viaggio” ci ricorda cosa significa essere costretti ad amare nell’ombra

Per gestire al meglio la mafia serve saper scavare buche e giocare a scacchi. Come in “MobLand”.

Questo è l’articolo che devi mandare a chi è ancora indeciso se votare al referendum

È l’ora della cooperazione. Il futuro non si eredita da soli, si costruisce insieme.

“Salò”, di Pasolini, mostra quanto il potere possa essere immorale, perverso e sfrenato come oggi

“Generazione romantica” cattura cose dimenticate, ma che hanno reso la Cina ciò che è oggi

Non è colpa nostra se non ci innamoriamo più, ma di una società ossessionata dalla positività

Viviamo una crisi di solitudine globale. Per tornare comunità serve prenderci cura l’uno dell’altro.

In tempi difficili, “National Anthem” è un inno a un’America libera, che può essere ciò che vuole

Parlare ai bambini di temi LGBT+ non è “indottrinamento”, lo è convincerli sia giusto essere omofobi

Aver fatto o detto cose sbagliate in passato non ci rende cattivi per sempre. Per fortuna evolviamo.

Catalogare e rappresentare la conoscenza tutta è una tensione costante dell’umanità, e lo sarà sempre

Se vogliamo lasciare i nostri lavori è anche perché ci sembrano assurdi, frustranti e privi di senso

Con i suoi film, Yuri Ancarani ci invita a riflettere sul lavoro e sull’ozio, e sul senso che hanno

Oggi, col fanatismo, abbiamo totalmente perso il controllo. Come in “Opus”.

“Grand Theft Hamlet” mescola la violenza di Shakespeare a GTA per un documentario straordinario

“Hanami” ci ricorda che partire non sempre significa non avere a cuore ciò che si lascia dietro

Con “The Visitor”, Bruce LaBruce reinventa Pasolini per mostrare la forza dissacrante del porno

Passiamo la vita a cercare di non essere come i nostri genitori. Ma è ineluttabile.

“Interstella 5555”: quando artisti, come i Daft Punk, erano davvero liberi di creare.

Vorremmo tutti lavorare meno, ma saremmo davvero capaci di smettere completamente?

Cercare lavoro non è diventato solo un lavoro, è peggio

“Real” ci chiede cosa resti per sentirci umani in un mondo sempre più virtuale

Indagando l’etica robot, “Mars Express” ci interroga su cosa significhi essere umani

“Orlando, My Political Biography” è un invito a cambiare e a lasciarsi trasformare dal tempo

“Great Freedom” ci ricorda che l’amore è l’essenza della natura umana, un atto di ribellione

“Shakedown” è un viaggio sensoriale nel piacere libero

“Gasoline Rainbow” racconta quel momento unico dell’adolescenza in cui possiamo essere ancora tutto

Essere se stessi richiede un prezzo da pagare, ma la libertà è inestimabile. Come in “Rosalie”.

“Sick of Myself” racconta perfettamente il nuovo paradigma della nostra epoca: soffro, dunque sono.
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