Sono 7,5 milioni i bambini per cui la guerra di Putin all’Ucraina costituisce una minaccia immediata per la vita e il benessere. A lanciare l’allarme è l’Unicef, la cui direttrice esecutiva Catherine Russell aggiunge: “Negli ultimi giorni colpi di armi pesanti lungo la linea di contatto hanno già danneggiato Infrastrutture idriche di base e scolastiche. Se i combattimenti non si fermeranno, decine di migliaia di famiglie potrebbero essere costrette a sfollare, facendo drammaticamente aumentare i bisogni umanitari”.
Sono 400mila i bambini che vivono nella zona orientale, quella più a rischio, e in 100mila hanno già dovuto lasciare le loro case. Essendo a fine inverno, le temperature scendono ancora sotto lo zero e molti minori non hanno già abbastanza cibo né vestiti caldi. In alcune aree, gli armamenti di Putin hanno colpito anche strutture ospedaliere e idriche. A livello sanitario, Kiev è al collasso. Stando alle ultime comunicazioni condivise dalla Fondazione Soleterre, in un anno sono stati oltre mille i casi di tumori infantili registrati ma ora le cure anti-cancro non sono più una certezza. La dacha nel centro città non è più sicura e i bambini con le loro famiglie sono stati trasportati temporaneamente all’Istituto del Cancro, dove è presente un rifugio sotterraneo. Agli sfollati si aggiungono anche gli ospiti degli orfanotrofi della regione del Donbass.
“Cerchiamo di mantenere la calma e ci stiamo preparando per accogliere gli evacuati. Abbiamo ricevuto la direttiva di accogliere 3.000 bambini provenienti presumo dagli orfanotrofi della zona del Donbass. Abbiamo svuotato i collegi, gli appartamenti per gli studenti, ci sono anche spazi comunali, e molte famiglie ci hanno contattato per ricevere bambini”, ha commentato all’Ansa Tamara Senyushko, dalla Regione sudoccidentale di Cernivtsi.I programmi salvavita comprendono il trasporto di acqua sicura nelle aree colpite dal conflitto, il preposizionamento di aiuti per la salute, l’igiene e l’istruzione di emergenza il più vicino possibile alle comunità vicino la linea di conflitto e lavorare con le municipalità per assicurare aiuto immediato per i bambini e le famiglie che hanno bisogno di sostegno.