Il sesso è una forma di potere. Ed è, da sempre, una delle poche forme di potere che le donne possono esercitare in maniera autonoma, anche se con dei costi. Un potere ambiguo, che seduce e insieme brucia, che può dare agency ma anche ritorcersi contro di noi. È un potere che, per quanto venga rivendicato e teorizzato, resta ancora oggi strettamente sorvegliato. Se la donna è padrona della sua sessualità, se la esercita intenzionalmente, se gode apertamente – se non “si fa desiderare” ma desidera – diventa ancora, in molti contesti, una minaccia. Il termine “troia” è lì a...
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