Il 22 settembre, le piazze italiane hanno parlato chiaro. In almeno 75 città, decine di migliaia di persone hanno interrotto la normalità di un lunedì qualunque per dire una cosa che la politica si ostina a ignorare: non si può restare in silenzio davanti a un massacro. Non più. Da Milano a Napoli, passando per Bologna, Roma, Genova, Torino, Ancona, Livorno, Firenze, migliaia di corpi hanno riempito le strade, bloccato autostrade e tangenziali, invaso stazioni e università, occupato porti e binari ferroviari. 100mila persone sono scese in piazza solo a Roma, 50 mila a Bologna, ma secondo la questura i...
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