
C’è un solo buon proposito che ogni anno, a settembre, mi propongo di seguire, ed è quello di creare un rendiconto del mio budget mensile da lavoratore fuorisede, per riuscire a capire dove poter risparmiare o in cosa limitare le mie spese. Inizio sempre bene: scelgo i colori di ciascuna voce, le categorie da inserire – affitto, cibo, cene fuori, libri – e mano a mano compilo le varie caselle con gli importi dei pagamenti. Arrivato a un certo punto, però, perlopiù mollo. Ho provato anche a utilizzare alcune tra le numerose app esistenti che si propongono di aiutarci a tenere sotto controllo le uscite, ma il risultato è stato lo stesso. La verità è che non voglio davvero sapere quanto spendo, o meglio, non voglio che quei numeri mi rimandino una verità ineluttabile per la mia generazione: che probabilmente vivo al di sopra delle mie possibilità. Diventare indipendenti, in fondo, mi sembra significhi fare pace con un’idea semplice: gran parte delle nostre scelte dipendono dai soldi, soprattutto da quelli che non abbiamo. Cosa mangiare, quando e dove uscire con i nostri amici, se acquistare a rate, ma anche quali sogni, progetti e desideri poter coltivare. Anche quando si tratta di spese minime, quasi tutte le giornate sono scandite da scelte economiche, la cui somma influenza fortemente il nostro bilancio, e quindi la capacità di risparmiare o investire. Certo, non è facile: in Italia, negli ultimi anni i salari sono aumentati meno della metà di quanto è cresciuta l’inflazione, portando il potere d’acquisto a crollare di quasi il 9% rispetto al 2008. Non c’è da sorprendersi allora se tra le nuove generazioni si è diffusa non solo l’ansia di non riuscire a far fronte alle spese e di non essere mai finanziariamente sereni, ma anche un vero e proprio nichilismo economico, alimentato dalla convinzione che il futuro sia un’illusione. Eppure, imparare a farlo, è fondamentale.
L’economia e la gestione delle risorse finanziarie hanno acquistato un peso sempre più grande nella nostra esistenza, e con loro l’importanza di prendere scelte con razionalità, valutando tutte le opzioni a nostra disposizione. Stando a un’analisi condotta dall’Agenzia italiana per la gioventù, la crescita dell’alfabetizzazione finanziaria tra i più giovani segue l’evoluzione anagrafica: se nella fascia 13-19 anni è il 28% ad applicare già concetti finanziari di base, in quella 20-25 sale al 34% per poi attestarsi al 36% dei 26-30enni che gestiscono le proprie finanze con competenza. Eppure, il quinto Rapporto Assogestioni-Censis mostra anche come quasi già 9 giovani Under 35 su 10 mettano da parte dei soldi – anche solo per periodi molto brevi –, soprattutto per sentirsi più al sicuro nel quotidiano. La crescente complessità del contesto globale, d’altronde, rende la capacità di sapersi muovere tra i diversi concetti economici e strumenti finanziari, capendo quali rispondono meglio alle proprie esigenze e in che modo, un elemento imprescindibile per affrontare le sfide del presente. Oggi, le nuove generazioni, per cui la tecnologia ha assunto non solo il ruolo di primo collegamento sociale, ma anche di mezzo attraverso cui scoprire il mondo e informarsi, hanno possibilità di entrarvi in contatto indubbiamente tramite i social – facendo sempre debita attenzione a certi fantomatici guru che promettono guadagni facili e immediati – ma anche attraverso iniziative promosse dagli stessi istituti bancari.
È il caso del progetto “Generazione BCC” realizzato dal Gruppo BCC Iccrea, che punta a farci comprendere come risparmiare e investire non significhi rinunciare a vivere, ma saper dare priorità a ciò che conta davvero, scoprendo strumenti concreti per far crescere ciò che mettiamo da parte, anche quando le risorse ci sembrano poche. Si parte da quattro possibili azioni: risparmiare per il futuro, proteggere ciò che conta, finanziare i nostri progetti e chiedere in BCC, per avere maggiori informazioni da uno specialista; azioni che racchiudono desideri, sogni, programmi, come voler gestire i primi soldi guadagnati, magari facendone fruttare una parte, comprare una macchina nuova o valutare l’acquisto della prima casa, fare impresa o lanciare una start up, ma anche imparare a proteggere ciò che più ci sta a cuore, riducendo le conseguenze economiche degli imprevisti e affrontando con maggior serenità situazioni impreviste.
A ogni obiettivo si presta naturalmente una varietà di strumenti diversi: il conto Generazione BCC, con zero spese di tenuta e bonifici online gratuiti; il “piano di accumulo di capitale”, il cosiddetto PAC, cioè un programma di risparmio che permette di costruire a piccoli passi una riserva di denaro da dedicare ai progetti personali e familiari, di cui è possibile stabilire sia l’importo della rata che la frequenza dei versamenti; il Prestito Generazione BCC, una linea di credito garantita, cioè più facilmente accessibile perché tutelata dallo Stato attraverso il “Fondo per il credito ai giovani”, pensata per supportare gli studenti e le studentesse meritevoli ad affrontare le spese connesse al proseguimento del percorso di studio, e che può essere utilizzata, a seconda dei casi, per le tasse scolastiche o anche per gli alloggi e il materiale didattico; oppure il Fondo Pensione Aperto Aureo, per costruire una somma integrativa da aggiungere alla pensione di base che si percepirà in futuro, ma di cui può anche essere richiesto un anticipo per esigenze attuali, come spese sanitarie o la ristrutturazione di una casa. Per realizzare un progetto personale o sostenere una spesa importante, poi, l’ideale per sostenerlo in maniera indipendente è il Crediper prestito small; ma sono disponibili anche carte smart e altri strumenti digitali per gestire facilmente i propri progetti e risparmi.
Ciò che permette l’offerta di Generazione BCC è di liberare il nostro potenziale senza doverci trovare a gestire inutili complicazioni, che magari percepiamo più grandi di noi e quindi inaggirabili, pur non essendolo. La finanza personale non riguarda solo il presente, ma anche la costruzione di una solidità di lungo periodo. Investire in strumenti adeguati, diversificare le fonti di guadagno e saper distinguere i rischi connessi sono abilità che derivano dalla conoscenza approfondita dei prodotti a propria disposizione e dal confronto con chi può accompagnarci al meglio nel trovare soluzioni su misura per le nostre esigenze. In un mondo che si fa sempre più smart e digitale, infatti, a contare è soprattutto il rapporto umano, la possibilità di poter parlare dal vivo con le persone in filiale, per creare un rapporto di fiducia più saldo, elemento essenziale quando ci troviamo a dover prendere scelte che riguardano i nostri soldi e risparmi.
A partire dalla nostra generazione, quella dei Millennial, i giovani sono cresciuti in un contesto socio-economico più fragile e complesso rispetto a quello di chi li ha preceduti. Presi dal calcolare il valore reale delle nostre finanze dopo l’impennata dell’inflazione, sembriamo non esserci resi del tutto conto di quanto il valore emotivo che associamo al denaro sia cambiato negli anni. Se per i nostri genitori, e ancor di più per i nostri nonni, i soldi rappresentavano in primis una garanzia di sicurezza, uno strumento che, se ben utilizzato, poteva dissolvere molte delle loro preoccupazioni e consentire l’accesso a una vita migliore, oggi, i primi sentimenti che associamo al denaro sono spesso più negativi, assimilabili ad ansia e stress. È come se ci fossimo ritrovati ad essere adulti da un momento all’altro senza avere le possibilità economiche per affrontare davvero questo passaggio.
Essere nelle condizioni di saper compiere scelte strutturate per il proprio futuro e, più in generale, per quello della società, è quindi fondamentale: aiuta a formare cittadini più consapevoli e in grado di essere competitivi sul mercato globale, ma ci permette anche di essere più sereni riguardo la nostra capacità di spesa, per affrontare imprevisti ma anche per goderci la gioia di un regalo che volevamo farci da molto tempo o di un nuovo progetto che non vediamo l’ora di avviare. Ogni giorno, d’altronde, prendiamo in media tra le 20mila e le 35mila decisioni. Anche se la maggior parte sono inconsapevoli o automatiche, come dove posare lo sguardo, quali parole usare o quando controllare il telefono, alcune di esse sono rilevanti a tal punto da modificare il corso della nostra vita. Per questo è importante avere ogni strumento utile, anche finanziario, per poterle prendere al meglio. Ne va del nostro futuro e dei nostri sogni.
Questo articolo è realizzato da THE VISION in collaborazione con GRUPPO BCC Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, che si distingue per promuovere la cooperazione, l’educazione al risparmio e alla previdenza, nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile nei territori in cui opera. Il progetto “Generazione BCC” offre strumenti finanziari dedicati alle nuove generazioni per realizzare un mondo di possibilità, dal primo conto al primo progetto.
