La teoria secondo cui il capitalismo sarebbe crollato sotto il peso delle sue contraddizioni interne è stata formulata da Karl Marx due secoli fa. È comunque difficile pensare che il pur geniale filosofo di Treviri avrebbe potuto prevedere l’incredibile andamento dei mercati finanziari americani a cui stiamo assistendo in questi giorni. Alcuni titoli azionari quotati a Wall Street hanno infatti subito brusche fluttuazioni a causa di migliaia di piccoli investitori coordinati dalla chat wallstreetbets di Reddit – ma anche da altri social – per reagire alle politiche predatorie degli hedge fund, fondi speculativi che investono sui mercati finanziari generando nel breve periodo profitti elevati.
L’azienda simbolo di questa incredibile storia è GameStop, la catena di negozi che vende videogiochi in tutto il mondo. La società non stava vivendo un gran momento e la pandemia ha aggravato ulteriormente la situazione. I fondi speculativi hanno quindi deciso di approfittare delle difficoltà di GameStop iniziando a scommettere sul suo fallimento. Lo strumento attraverso cui gli hedge fund si arricchiscono in questi casi si chiama “vendita allo scoperto”. In pratica si vende un’azione subito promettendo di ricomprarla quando il suo valore sarà decisamente più basso. La differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto è profitto. Più GameStop perde valore in borsa, aggravando la sua situazione già piuttosto critica, più gli hedge fund guadagnano.
A questo punto arriva il colpo di scena che cambia il senso di una storia che sembrava essere già scritta. Diversi utenti di Reddit si accorgono che GameStop è una delle aziende prese di mira dai fondi di investimento speculativi che avevano venduto allo scoperto più del 100% del capitale flottante per fare facili profitti. Decidono quindi di sfidare i giganti della finanza in una rivisitazione moderna della battaglia tra Davide e Golia. Per “affrontare” gli hedge fund, i piccoli traders di Reddit hanno utilizzato le stesse armi dei fondi di investimento, ma in maniera diametralmente opposta. Invece di vendere, hanno comprato in massa i titoli azionari di GameStop facendo salire vertiginosamente il loro valore e causando perdite miliardarie agli speculatori che avevano scommesso al ribasso. Al tempo stesso, molti utenti di Reddit hanno guadagnato milioni di dollari investendo su un’azienda decotta il cui attuale valore in borsa non rispecchia assolutamente i deludenti parametri economici registrati negli ultimi anni.
Melvin Capital, uno degli hedge fund che aveva scommesso sul fallimento della catena di videogiochi, è stato costretto a chiudere la sua posizione su GameStop a seguito delle ingenti perdite registrate nei giorni scorsi. Per evitare la bancarotta, altri due fondi speculativi sono stati costretti a trasferire a Melvin Capital una somma vicina ai 3 miliardi di dollari, con l’obiettivo di risanare le finanze del fondo. Si tratta di uno scenario del tutto inedito per i dominatori di Wall Street, da sempre abituati a dettare le regole del gioco senza subirle. La sfida lanciata dagli utenti di Reddit non sembra arrestarsi e altre società come BlackBerry sono già oggetto di speculazioni analoghe.
Come facilmente prevedibile: la vicenda ha causato la reazione scomposta da parte dei fondi speculativi che hanno iniziato ad attaccare Wall Street per non aver impedito questa forma di contro-speculazione, seguendo l’antico adagio del Marchese del grillo secondo cui i fondi speculativi sono i fondi speculativi e gli altri non sono niente. Il caso è arrivato fino al Congresso degli Stati Uniti d’America e ha suscitato la reazione di diversi politici. Come efficacemente sintetizzato da Alexandria Ocasio Cortez, membro della Commissione finanze a Washington, “Bisogna ammettere che è davvero notevole vedere dei finanzieri di Wall Street che hanno sempre trattato la nostra economia come un casinò lamentarsi di un forum online i cui utenti stanno anch’essi trattando il mercato come un casinò”.
Anche a causa delle polemiche strumentali dei giganti della finanza americana, alcune piattaforme di trading online hanno parzialmente sospeso i loro servizi. In particolare Robinhood – la più utilizzata dai piccoli investitori per effettuare operazioni sul mercato azionario – ha vietato la compravendita sui titoli di Gamestop e di altre società che stavano subendo dinamiche simili. La ragione ufficiale di questo blocco è connessa al denaro che queste piattaforme devono depositare presso le istituzioni finanziarie per garantire il corretto funzionamento dei mercati. Le transazioni degli ultimi giorni avrebbero comportato la necessità di versare denaro aggiuntivo per riprendere le transazioni. La ragione ufficiosa, invece, è legata alle ingenti perdite registrate proprio in questi giorni da un fondo di investimento legato a Robinhood. Questa è una situazione che molti politici statunitensi, tra cui Alexandria Ocasio Cortez, hanno definito inaccettabile.
Analizzare questa singolare vicenda con l’ottica del conflitto di classe può essere suggestivo, ma è quantomeno fuorviante. La sfida agli hedge fund è stata lanciata, infatti, da persone che hanno lo stesso obiettivo dei grandi speculatori: accumulare risorse finanziarie senza mettere in discussione la logica alla base del mercato. D’altra parte, è sorprendente constatare come una finanza sempre più sofisticata si sia ritrovata nuda di fronte all’attacco lanciato da piccoli risparmiatori attraverso la condivisione di informazioni su una semplice piattaforma online.
Anche alla luce di questa vulnerabilità la SEC, l’ente che regola le transazioni di borsa negli Stati Uniti, ha fatto sapere che investigherà sulle operazioni finanziarie che hanno suscitato tanto scalpore fra i colletti bianchi di Wall Street. In linea teorica, infatti, le compravendite sui mercati finanziari dovrebbero rispecchiare il valore predittivo della società che emette le azioni. Fare profitto scommettendo sulle cattive performance di una società è di per sé discutibile e andrebbe regolamentato, ma invece è purtroppo una pratica accettata e consolidata da tempo. Reagire a questa prassi gonfiando il valore di aziende che stanno andando male è rischioso: se battaglie di questo genere dovessero replicarsi nel tempo, infatti, si potrebbero generare delle bolle finanziarie simili a quelle che sono scoppiate nel 2008.
La narrazione dei piccoli risparmiatori che rompono il gioco dei giganti della finanza può essere accattivante ma se questo meccanismo dovesse diventare sistematico potrebbe portare a insidie da non sottovalutare. La volatilità a cui stiamo assistendo testimonia l’incertezza che caratterizza l’economia odierna, dominata da una finanza senza regole, irrispettosa degli effetti generati sull’economia reale, che ha il profitto come solo obiettivo. Dovremmo sfruttare gli avvenimenti di questi giorni per riflettere su quanto i nostri Stati siano dipendenti dalle transazioni finanziarie generate in mercati deregolamentati. Contrastare i fondi speculativi con le loro stesse armi può essere un percorso suggestivo, non certo una soluzione strutturale per ridurre le diseguaglianze che vediamo aumentare ogni giorno di più. Speriamo di aver assistito all’inizio di un processo che porti a una regolamentazione finanziaria e non all’ennesimo fuoco di paglia.