Da anni, in Italia, accade qualcosa che ha dell’eccezionale: la Corte costituzionale chiede con insistenza al Parlamento di legiferare sul suicidio assistito, ma il Parlamento non risponde. Nel silenzio delle Camere, la Corte ha allora cominciato a tracciare una strada normativa con strumenti che non le competerebbero: sentenza dopo sentenza, ha così definito principi, requisiti, margini operativi. Ha fatto ciò che spetterebbe a un legislatore: scrivere le regole. Dal 2017 a oggi, questa dinamica si è ripetuta più volte. Il caso simbolo è quello di DJ Fabo, diventato cieco e tetraplegico in seguito a un incidente, accompagnato da Marco Cappato...
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