Mi mancano prodotti di intrattenimento come The OA, occasioni in cui ci si riuniva intorno a una profonda fiducia nella lontananza, nell’indimostrabile e nell’invisibile, o meglio, nell’invisto. Prairie – la protagonista, “the Original Angel” – torna a casa dopo una lunga reclusione, in seguito al rapimento di un ricercatore che sottopone lei e i suoi compagni di prigionia a reiterate esperienze pre-morte. Inspiegabilmente, pur essendo sempre stata cieca, quando torna ha acquisito la vista. Tra le cavie, pur separate in diverse stanze da pareti di vetro, si instaura una relazione psichica fortissima, in particolare tra Prairie e Homer, che inventano...
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