Se il report di Civil Liberties Union for Europe, pubblicato lo scorso mese, poteva non allarmarci a sufficienza denunciando il deterioramento dello stato di diritto in Italia, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha pensato bene di renderne chiaro il senso pratico. Con l’approvazione e l’entrata in vigore del “decreto Sicurezza”, il governo italiano ha compiuto un passo che non solo ridefinisce il perimetro del controllo statale sul dissenso e sulla gestione dell’ordine pubblico, ma che solleva interrogativi profondi sulla tenuta dello stato di diritto e sulle garanzie costituzionali. Dietro la retorica della fermezza e della tutela dei cittadini si cela...
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