La percentuale della popolazione che a un certo punto della propria vita ha sperimentato un disturbo psichiatrico, come può essere la “depressione maggiore”, è identificabile con ciò che gli epidemiologi chiamano “prevalenza una tantum”. Questa statistica ha una serie di importanti implicazioni pratiche. Ad esempio, tassi più elevati di un determinato disturbo potrebbero suggerire a uno Stato che debbano essere allocate risorse maggiori per supportarne la diagnosi e il trattamento precoce. La prova che i problemi mentali siano relativamente comuni potrebbe poi fornire un po’ di conforto a chi ne è affetto, aiutando a ridurne lo stigma. Dato che molti...
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