Lea Niccolai, ricercatrice di Studi classici e orientali a Cambridge – prontamente citata soltanto come “Lea” dai titoli dei giornali italiani – si è aggiudicata il prestigioso Hare Prize per la migliore tesi di dottorato di ambito umanistico, che diventerà un saggio, dimostrando che anche con la cultura si può mangiare, nonostante quello che la narrativa corrente da anni ci ripete e che troppo spesso la realtà di questo Paese ci conferma. Che la sua storia abbia fatto il giro dei giornali è emblematico dello stupore che una notizia del genere suscita in Italia: il sapere, tanto più quello umanistico,...
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