L’altro giorno una mia amica ha ammesso di ascoltare i miei messaggi vocali su Whatsapp a velocità 2x. Provando a riascoltarli a mia volta, la mia voce sembra quella di una papera robotica che si mangia le parole. Lo so, i messaggi vocali lunghi possono essere una scocciatura, e sopra i tre minuti c’è chi si rassegna e li cataloga come podcast, eppure ci sono rimasto male, come se il tempo dedicato a registrarli fosse stato tagliuzzato, perdendo di valore. Alla domanda sul perché di questa scelta la sua risposta è stata secca: “Devo ottimizzare il mio tempo”. Un altro...
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